Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’Amerigo Vespucci fa tappa a Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
2 maggio 2016


CAGLIARI. È salpata dal porto di La Spezia mercoledi 27 aprile e ieri mattina è arrivata al molo Ichnusa di Cagliari, dove rimarrà fino a domani.


 

CAGLIARI. È salpata dal porto di La Spezia mercoledi 27 aprile e ieri mattina è arrivata al molo Ichnusa di Cagliari, dove rimarrà fino a domani. La nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, considerata «la più bella del mondo», ha iniziato con la prima tappa in Sardegna il suo tour da ambasciatrice della candidatura olimpica della Capitale. Ad aspettarla oltre tremila persone, in fila dal primo pomeriggio per visitarla. «Dopo oltre due anni di lavori la Vespucci finalmente torna in mare e lo fa con un obiettivo preciso: portare nei principali porti italiani il messaggio di Roma 2024», ha spiegato il Comandante Curzio Pacifici. Un rapporto, quello tra la Vespucci e il mondo olimpico italiano che parte da lontano: «Il Comandante Agostino Straulino ha vinto l’oro nella vela alle Olimpiadi di Helsinki nel ’52, la torcia olimpica di Roma ’60 è stata portata dal Pireo alle coste italiane proprio su questa nave che ora torna ad essere uno straordinario testimonial della nostra candidatura» ha aggiunto il direttore delle relazioni internazionali del Comitato promotore Simone Perillo. Un legame sottolineato anche dalla scelta di Cagliari come prima tappa della Campagna navale del vascello. Cagliari è stata infatti inserita come sede per le competizioni veliche nel dossier consegnato al Cio a febbraio. «Quella di Roma è la candidatura di tutto il Paese - ha sottolineato Perillo - La Vespucci farà tappa anche a Bari, Genova e Napoli, altre città coinvolte nel nostro progetto per il torneo di calcio». Partner della Marina per questo
evento anche Telethon a cui il Comitato Roma 2024 ha donato 2 maglie da calcio, una del Cagliari e l’altra con il logo della candidatura olimpica, firmate da tutti i giocatori rossoblù, che saranno messe all’asta per sostenere l’impegno della Fondazione nella lotta alle malattie genetiche rare.