Il concerto all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari Trascinante, con la carica di energia di una rock star
di Andrea Musio
CAGLIARI. Ammaliante e trascinante con una carica energica degna di una rock star. Una Patty Pravo in piena forma ha incantato, venerdì sera, il pubblico con un concerto in bilico tra il pop ed il rock, tra il romanticismo e l'impegno sociale. I fans accorsi all'Auditorium del Conservatorio Pierluigi da Palestrina, l'hanno accolta con affetto, dimostrato a più riprese. Lei, visibilmente emozionata, ha contraccambiato con una lista di canzoni che ha messo tutti d'accordo, vecchi e nuovi fan. Sfiorato il sold out per il ritorno in Sardegna della Ragazza del Piper, soprannome, diventato poi nome d'arte per l'interprete veneziana che quest'anno festeggia il cinquantesimo anno di attività musicale. Senza rimanere aggrappata al successo ottenuto sin da suo esordio, poco più che ventenne, Patty Pravo, negli anni si è sempre adattata, pubblicando nuovi album di inediti così come il recente “Eccomi” a cui ha dedicato una buona parte della scaletta suonata e cantata rigorosamente dal vivo nel live allestito da Spettacoli e Musica.
Forte del successo ottenuto nell'ultima edizione del Festival di Sanremo, Patty Pravo ha colto la palla al balzo e dato alla luce il nuovo cd: «Tenuto nel cassetto per troppo tempo – ha raccontato nell'intervista realizzata qualche giorno prima della performance nel capoluogo – Mi avevano invitata a Sanremo come ospite – continua – ma non mi andava di andare li a cantare le mie solite canzoni. Alla fine ho partecipato con una nuova canzone e mi ha portato molta fortuna».
Più merito che fortuna con la meravigliosa “Cieli immensi” una tra le più acclamate del set di venerdì a Cagliari. Con la sua voce costantemente in primo piano, seppur con qualche sporadica stonatura, amorevolmente perdonata dai suoi aficionados, anche la parte musicale è stata degna di nota. Ad accompagnarla una band di sei musicisti: Michele Lombardi alle tastiere e al piano, Lucio Fasino al basso, Andrea Fontana alla batteria, Stefano Cerisioli e Ivan Geronazzo alle chitarre, Gabriele Bolognesi alle percussione e ai fiati e con il Direttore musicale e arrangiatore, il maestro Giovanni Boscariol.
Diciannove canzoni tra quelli scritti appositamente per lei dai “Big” della musica leggera nazionale, tributi e reinterpretazioni come “Les etrangers” di Harry Belafonte, riadattata nella musica da Lucio Dalla. Un chiaro riferimento alla situazione d'emergenza dei migranti in Europa. «Ogni tanto – dice Patty Pravo – dovremmo ricordarci che siamo tutti stranieri su questa terra». Da “Cieli immensi” a “Tutt’al più”. Per circa due ore ha tenuto il pubblico, partecipe, incollato alle poltroncine. Scorrono veloci tra “La vita è quì” in apertura, “Per difenderti da me”, scritta da Tiziano Ferro, “Qualche cosa di diverso” e tanto altro ancora, compreso un medley di vecchi successi quali “Se perdo te”, “Pazza Idea”, “Ragazzo triste” mentre “Pensiero stupendo” e “La bambola” trovano
uno spazio tutto loro, soprattutto quest'ultima suonata con una nuova e trascinante veste che richiama la musica surf degli anni Sessanta. Soltanto una breve pausa prima di riprendere con la melanconica “Nuvole”, seguita da “Tutt'al più”. Applausi scroscianti fino alla chiusura delle quinte.