SABATO, 11 APRILE 2009
Pagina 2 - Cagliari
Le associazioni chiedono un incontro «Non c’è altra soluzione, parco pubblico»
CAGLIARI. Un parco paesaggistico-archeologico che preservi definitivamente il patrimonio culturale del sito di Tuvixeddu: lo chiedono ancora una volta le associazioni ecologiste e culturali in una lettera inviata al presidente della Regione Ugo Cappellacci dopo l’affollata manifestazione organizzata il 5 aprile a difesa del colle dei punici dal progetto di edificazione firmato Nuova Iniziative Coimpresa e sostenuto apertamente dall’amministrazione comunale. Il tono della lettera è quello dell’appello: «Vogliamo scongiurare una ulteriore e grave compromissione del colle».
A firmare il messaggio sono Vincenzo Tiana (Legambiente), Fanny Cao (Italia Nostra), Luca Pinna (Wwf Sardegna) e Marino Cau (Cagliari Social Forum) insieme agli studenti universitari, che parlano di un colle «già martoriato in passato da azioni di trasformazione che ne hanno pesantemente alterato i valori archeologici e paesaggistici». Per gli autori della lettera è necessario «riaffermare il valore culturale, sociale ed economico del bene, che rimane ed è sancito da studiosi di chiara fama, oltre che dalla diffusa percezione dei cittadini, come ha dimostrato l’appassionata partecipazione alla manifestazione». Prosegue la lettera: «Tuvixeddu è un valore di legami, appartenenza e identità storica, non negoziabile con promesse di sviluppo economico di breve durata, ma al contrario suscettibile di vantaggi economici importanti e durevoli se utilizzato in modo saggio e lungimirante».
Le associazioni chiedono un incontro a Cappellacci, un incontro da fare subito perchè «i cantieri che porteranno a un’ulteriore trasformazione del colle si sono riaperti, mentre le associazioni, gli studiosi e i tantissimi cittadini che hanno a cuore i valori culturali del colle vorrebbero ancora essere ascoltati da lei». Al centro del ragionamento è l’accordo di programma firmato nel 2000 anche dalla Regione, il documento che ha dato il sostanziale via libera al progetto immobiliare del gruppo Cualbu: secondo le associazioni l’amministrazione Soru è stata «obbligata a rivedere quell’accordo alla luce del Codice del Paesaggio con l’inserimento dell’area di Tuvixeddu nel piano paesaggistico regionale». In base al Ppr - si sostiene nella lettera inviata a Cappallacci e a tutte le altre autorità nazionali e locali - la «dorsale dei colli, matrice geomorfologica cui corrisponde l’ininterrotta stratificazione storica degli insediamenti dev’essere salvaguardata come prevede il piano regionale». Ecco perchè la soluzione resta la creazione di un parco pubblico sull’intera area.
Le associazioni propongono al presidente Cappellacci «un sopralluogo congiunto che possa offrire la possibilità di una maggiore conoscenza dei luoghi». (m.l)