Gli ortodossi festeggiano la Pasqua. A Cagliari riti solenni a Castello
La vasta comunità di fedeli dell'Est Europa, oltre 2mila, tra la benedizione di cibi e uova e il melting pot con la festa di Sant'Efisio. "Nuovo parroco e chiesa troppo piccola, ma ci accontentiamo".
CAGLIARI – Ucraina, Bielorussia, Russia e Moldavia: paesi in festa per la Pasqua ortodossa - quest'anno, da calendario liturgico, il primo maggio - portano anche i tanti residenti in città e provincia a onorare l'appuntamento. Come da qualche anno a questa parte, nella chiesa di Nostra Signora della Speranza - concessa dalla famiglia Aymerich alla comunità – con una novità. Dopo il trasferimento a Napoli di padre Mikhail Povaliaiev, a prendersi cura di quella che è un enclave prevalentemente composta da donne - in città per svolgere il lavoro di badanti - è Nikolay Volskyy, parroco del Patriarcato ortodosso di Mosca a Cagliari. La giornata pasquale, che coincide con la festa di Sant'Efisio, diventa l'occasione - dopo la funzione religiosa - per raggiungere il cammino del martire guerriero.
"È la prima Pasqua con il nuovo parroco, la coincidenza di date ha permesso alla comunità ortodossa di girare per Cagliari e assistere alla festa di Sant'Efisio. Poi, chi ha voluto si è ritrovato nella biblioteca russofona Rodnoe Slovo, aperta per l'occasione, nella parrocchia di Sant'Eulalia", spiega Giuseppe Carboni, console onorario della Bielorussia in Sardegna. "La chiesa attuale è sempre provvisoria quanto piccola, la comunità cresce ma cerchiamo di accontentarci".