«Ho una sospetto: le riforme in gestazione e la spinta che si svilupperà per votare sì al referendum costituzionale porteranno all'abolizione della nostra autonomia. Temo il venir meno della sovranità popolare dei sardi». Da mesi Enrico Lobina ha messo nero su bianco il suo programma elettorale, manifesto del movimento civico Cagliari Città Capitale , in corsa per le amministrative del 5 giugno. Tra le proposte un progetto sull'abbattimento delle emissioni di anidride carbonica («ci stanno già lavorando degli esperti») ma anche un piano organico che prevede l'affidamento del servizio spazzamento delle strade a una municipalizzata. «Nei nostri progetti», sottolinea il candidato sindaco di Cagliari Città Capitale , la predisposizione di una serie di condizioni in grado di attivare meccanismi virtuosi per creare nuovi posti di lavoro». Quattro i capitoli-guida nel laboratorio di idee del movimento: lavoro e economia, cultura e diritti, ambiente e territorio e burocrazia. «I servizi sociali del 2015 sono uguali a quelli del 2011», sottolinea Lobina, «concepiti dalla destra cittadina come strumento di sottogoverno e carità pubblica, senza alcuna attenzione per il cambiamento del disagio e dei bisogni sociali». Tra le proposte: «Politiche sociali di comunità, riorganizzazione complessiva della macchina comunale del settore, nuovi rapporti con le altre istituzioni attive nel settore, stati generali del volontariato in città entro un anno e la rivisitazione profonda sulle politiche di coinvolgimento degli immigrati». (p. p.)