DOMENICA, 12 APRILE 2009
Pagina 6 - Sardegna
Gli Sconvolts hanno seguito Cagliari-Fiorentina alla tv
CAGLIARI. Trasferta vietata, sede storica sigillata dalla polizia e partita persa contro la Fiorentina per due a uno. Con tutta probabilità una settimana così nera gli Sconvolts, la tifoseria organizzata cagliaritana, la ricorderanno a lungo. I sette giorni forse più bui nella storia del movimento ultras fondato nel febbraio del 1987, sono cominciati domenica scorsa fa con il pestaggio di quattro allievi messinesi e del loro professore, Corrado Calderone, scambiati per tifosi del Catania. La risposta della questura non si era fatta attendere, con 27 “tifosi” denunciati per lesioni volontarie aggravate e, venerdì pomeriggio, la chiusura per 60 giorni della storica sede di via Collegio, nel quartiere di Marina. E per finire ieri pomeriggio i gol di Pasqual e Vargas che hanno affondato l’undici cagliaritano. Una sconfitta che gli Sconvolts hanno dovuto seguire da casa, visto che gli è stato imposto lo stop alle trasferte. Qualcuno è rimasto a casa, altri hanno puntato sui bar e punti ristoro col maxischermo sintonizzato sulla partita. Altri ancora, al calcio d’inizio, hanno fatto un salto in questura: sono i supporter che non possono mettere piede allo stadio e ad ogni partita del Cagliari devono presentarsi in via Amat per firmare i registri e dimostrare, così, di non essere del Sant’Elia.
Nessuno ha voglia di parlare, tantomeno con i giornalisti: l’umore è nero e le facce tradiscono una rabbia mal sopita. Chi da questa brutta storia sembra averci guadagnato, secondo i vertici della squadra mobile, sono i residenti della Marina con la chiusura della sede di via del Collegio: «Il questore Salvatore Mulas - si legge in una nota di via Amat - ha chiesto la serrata del quartier generale degli Sconvolts al prefetto Salvatore Gullotta perché da lì è partita la spedizione teppistica avvenuta domenica e, dopo il pestaggio, gli aggressori sono tornati in via del Collegio poco prima di raggiungere lo stadio per la partita Cagliari-Catania ed essere fermati dai poliziotti. Non solo: il questore aveva messo in rilievo l’intollerabile situazione del quartiere della Marina, posto che gli aderenti al gruppo sovvertivano le regole della convivenza civile in misura intollerabile per gli abitanti della zona che, saputo della chiusura della sede degli Sconvolts, hanno ringraziato le forze dell’ordine. Inoltre è stata segnalata la chiusura dei locali al Comune affinché possano essere effettuati interventi per riqualificare l’area e far dimenticare il degrado subito per la presenza del gruppo».