Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le novità: il reliquiario e il pranzo per i poveri

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2016


 Edizione 360

 

Sono due le novità annunciate per la 360ª edizione della sagra di Sant'Efisio. La prima è l'«uscita» del reliquiario: si tratta dell'urna d'argento che contiene alcuni resti di Sant'Efisio e di San Potito. «I due furono decapitati insieme», racconta il presidente dell'arciconfraternita del Gonfalone, Francesco Cacciuto. L'urna sarà portata in processione dai confratelli e dalle consorelle: «L'ultima volta che accadde fu dieci anni fa».
La seconda novità è legata alla proclamazione dell'Anno Santo da parte del pontefice e al tema della misericordia: «Quest'anno l'arciconfraternità contribuirà alla realizzazione del pranzo dei poveri in programma il 29 aprile in viale Fra Ignazio. Contribuiremo sia finanziariamente che fisicamente: i confratelli e le consorelle serviranno a tavola».
Nel frattempo, in questi giorni è possibile visitare la cripta di Sant'Efisio, nella via omonima: scese le scale, ci si ritrova in un ambiente sotterraneo dove spicca, recintata da una cancellata di ferro, la colonna alla quale, secondo la tradizione, fu incatenato il martire prima della decapitazione. Qui, in questi giorni, in molti hanno portato i propri umili ex voto: rosari appesi alla cancellata, immaginette di santi, fotografie di persone care, vive o defunte, e preghiere scritte su fogli volanti.
Esempi di quella devozione semplice e intensa che da sempre costituisce il cuore della grande festa di Sant'Efisio: meno appariscente della splendida processione con le traccas , i costumi colorati, i profumi dei petali sparsi lungo il percorso, ma anche più intima e profonda. (m. n.)