La rabbia dei lavoratori dei rifiuti: rischiamo stipendi ancora più bassi
Autore: Redazione Casteddu Online il 21/04/2016 13:15
C’è preoccupazione tra i lavoratori delle ditte d’appalto per l’igiene urbana del Comune di Cagliari. Le segreterie Territoriali di Cgil Fp, Uiltrasporti, Fiadel e Ugl hanno incontrato oltre 300 lavoratori nella sala conferenze del THotel raccogliendo le preoccupazioni che nascono dal nuovo codice degli appalti.
“Già il 31 marzo scorso – spiega il vice segretario regionale dell’Ugl Sardegna Piergiorgio Piu – avevamo manifestato le nostre perplessità sul Nuovo capitolato speciale degli appalti del Comune in cui è sparita la clausola dell’articolo 6 del CCNL che tutelava le garanzie dei lavoratori in caso di cambio di appalto. Ovvero la garanzia del transito nell’azienda vincitrice con gli stessi diritti.”
Il 31 marzo scorso i segretari hanno scritto al Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, denunciando “che in occasione dell'apertura delle buste per la gara di igiene urbana abbiamo constatato che molte tra le aziende partecipanti alla gara hanno dichiarato pubblicamente, che in caso di aggiudicazione dell'appalto applicheranno CCNL diversi dal FISE Servizi Ambientali, tra cui il CCNL del Trasporto merci, il Multiservizi, mentre un'altra società proponeva addirittura il Fise per gli attuali occupati, e qualora si dovessero assumere altre maestranze, a queste gli verrebbe applicato il CCNL delle Cooperative sociali”.
Appare chiaro che se ad una o più società viene consentito di utilizzare un CCNL meno oneroso economicamente, questa sarà in grado di fare un offerta che sarà senza dubbio economicamente più vantaggiosa, rispetto alle società, che in sede di gara hanno partecipato con il CCNL Fise Assoambiente.
“La differenza di CCNL offerti in sede di gara –spiega Piu - determina il cosiddetto dumping contrattuale, che come è noto consiste nel fare concorrenza sleale grazie a condizioni contrattuali particolarmente favorevoli per l'azienda, ma sfavorevoli per il lavoratore, salari più bassi, orari di lavoro più lunghi etc.”.
A tutto questo si aggiunge che nel nuovo Capitolato Speciale d'Appalto, è sparita la clausola sociale così come disposta dal CCNL Fise che all'art. 6 tutela i lavoratori e disciplina i cambi d'appalto, e al suo posto è apparsa una nuova “indicazione” con la quale si invita la società ad avvalersi,” in caso di aggiudicazione, in via prioritaria degli stessi operatori della precedente ditta affidataria impegnati nel servizio di che trattasi, nell'ottica del mantenimento dei livelli occupazioni, per il periodo di durata del servizio a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano ‘armonizzabili’ con l'organizzazione d'impresa”.
“Come sindacato – prosegue Piu – siamo preoccupati per lavoratori e chiediamo spiegazioni solo al fine di veder tutelato il mantenimento occupazionale ed economico dei propri iscritti, che negli anni è sempre stato rispettato nei vari passaggi d’appalto. L’armonizzazione infatti è un pericolo: un’azienda potrebbe non gradire un lavoratore dicendo che non rientra nell’armonizzazione delle sue esigenze, quindi licenziarlo. Una clausola che lascia ampia discrezionalità di manovra sulla forza lavoro”.
Nell’assemblea di ieri i lavoratori hanno manifestato l’esigenza di proclamare lo stato di agitazione (per ora scongiurato), ma chiedono un intervento forte e risoluto dei sindacati con l’amministrazione Comunale che si concretizzerà con un sit in di protesta in via Roma di fronte al comune di Cagliari.