Autore: Federica Melis il 21/04/2016 16:50
Il dramma dell’emergenza abitativa a Cagliari non si arresta. Solo alcuni giorni fa alcune famiglie hanno occupato l'ex edificio Telecom in via Biansizza. A Sant’Elia la situazione non va meglio, il disperato appello questa volta alla nostra redazione arriva da Irene, 36 anni madre di 5 figli di cui tre minori e una affetta da autismo. Vive con il suo compagno in un appartamento occupato in via Vasco de Gama.
Il 5 aprile ha bussato alle porte di quella che ormai da due anni è la sua casa l'Ufficiale Giudiziario, che le ha recapitato lo sfratto. La decisione è stata rimandata al 26 aprile. Mancano 5 giorni e la donna è preoccupatissima. "Non ho un lavoro al momento, ho preso recentemente il diploma di assistente sociosanitaria, mio marito è occupato invece nella piccola pesca - racconta Irene- abbiamo cinque figli, di cui tre minorenni e una di loro, Marica è affetta da autismo. Non possono mandarci via. Mi sono rivolta più volte agli assistenti sociali del comune che vorrebbero darci una mano facendoci andare in una casa in affitto,- spiega- ma potrebbero aiutarci solo per poco tempo. E poi cosa succederebbe? Abbandoniamo questa casa e ci ritroviamo in strada? La nostra situazione è precaria, nostra figlia affetta da autismo non può spostarsi, un altro cambiamento del genere potrebbe procarle gravi traumi. Per lei ricominciare daccapo sarebbe un trauma troppo grande. Ci ha messo tanto tempo ad abituarsi a questa casa. Chiediamo di rimanere qui. A Sant’Elia ci sono tante case vuote perché non possiamo restare?"
Irene e la sua famiglia hanno vissuto per otto anni in piazza Vasco de Gama. Un anno fa sono dovuti andare via perché le condizioni igienico sanitarie della casa, anche questa abusiva, non erano a norma, così hanno occupato un'altra abitazione al momento sfitta. Hanno fatto domanda per una casa popolare, ma ancora nessuna risposta.