Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'abuso e i ritardi burocratici

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2009

la vicenda 

Il via libera definitivo arrivato dalla conferenza dei servizi svoltasi in Comune all'ampliamento e alla ristrutturazione del campo comunale di via Schiavazzi chiude un iter e una polemica che da mesi avevano incendiato i rapporti tra amministrazione e società che gestiscono l'impianto.
IL PROBLEMA Il pomo della discordia, inutile nasconderlo, ha riguardato la temporalità nell'esecuzione dei lavori. Perché la club house autorizzata nei giorni scorsi era già stata realizzata (e successivamente smantellata in tutta fretta) dai gestori quando ancora il nullaosta non si trovava tra le loro mani. Un impiccio di non poco conto che ha ritardato di qualche mese l'avvio del complesso dei lavori.
L'ISPEZIONE Tutto perché quella struttura in legno lamellare che, sulla carta, non sarebbe ancora dovuta sorgere venne rilevata dal personale tecnico del Comune, inviato in via Schiavazzi per un'ispezione, forse dopo una segnalazione arrivata dal quartiere.
Da allora la palla è tornata in mano alla commissione Urbanistica del Comune (posto che le autorizzazioni dell'Ufficio tutela del paesaggio, dell'Asl, dell'assessorato comunale allo Sport, della commissione edilizia e della Giunta erano già arrivate) e al Consiglio comunale, che lo scorso 21 gennaio (con voto quasi unanime) ha concesso il disco verde.
IL NUOVO STOP Ma negli ultimi tre mesi è stato tutto un susseguirsi di nuove polemiche: visto che la zona interessata dai lavori è gravata da vincoli, pur in presenza delle autorizzazioni è stato necessario passare per una conferenza dei servizi, nel corso della quale era previsto un controllo incrociato della documentazione.
LA PROTESTA A questo punto un nuovo problema. Un errore materiale che sarebbe stato contenuto nella pratica avrebbe rischiato di far slittare ancora una volta i tempi, tanto che dalla società e dal quartiere di Sant'Elia si erano levate voci critiche nei confronti delle strutture burocratiche e si era arrivati a minacciare una manifestazione di fronte al Comune. Dopo una mediazione del sindaco Emilio Floris la pratica si è invece sbloccata, pare con soddisfazione di tutti. ( a. mur. )

14/04/2009