Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pianeta casa, anni d'attesa per avere un alloggio popolare

Fonte: L'Unione Sarda
19 aprile 2016


Le proposte dei candidati a sindaco per affrontare l'emergenza

 

La mappa del bisogno è cristallizzata da tempo, quattro dati ne fissano il confine: circa cinquemila appartamenti sfitti, tremila abitazioni popolari sottoutilizzate o sovraffollate, un migliaio di famiglie in graduatoria per un alloggio popolare, cinquecento nuclei familiari disposti ad accettare una sistemazione qualsiasi, anche priva dei requisiti indispensabili per viverci. Volgendo lo sguardo al passato, la situazione era peggiore: si costruivano pochi appartamenti popolari a vantaggio di quelli di pregio per acquirenti con un'adeguata capacità di spesa. La realtà, oggi, è nei cantieri e nei progetti di intervento annunciati e messi in campo dall'Amministrazione di centrosinistra che governa a palazzo Bacaredda: nuovi alloggi di edilizia popolare in via Flumentepido e in via Donizetti, interventi di restauro negli appartamenti di proprietà del Comune. Negli interventi dei sette candidati a sindaco Paolo Casu (Insieme Onestamente per Cagliari), Piergiorgio Massidda (Cagliari 2016), Alberto Agus (Popolo della famiglia), Paolo Matta (La Quinta A), Antonietta Martinez (M5S) e Enrico Lobina (Cagliari Città Capitale) e Massimo Zedda (centrosinistra) idee e strategie per affrontare e risolvere il problema-alloggi popolari. Tema complesso, di difficile soluzione. Ha per protagoniste le fasce sociali più deboli e vulnerabili che vivono nel vecchio Borgo Sant'Elia, a Santa Teresa (Pirri), al Cep, in via Castelli, via Podgora, piazza Medaglia Miracolosa, nelle zone di via Is Cornalias, via Seruci. Periferie che il Comune sta cercando di ricucire con il resto della città.
Pietro Picciau