La replica della candidata grillina a Massidda

«Per noi la politica non è un lavoro, ma un servizio reso ai cittadini, a tutta la comunità»: così Antonietta Martinez, candidata sindaca del Movimento 5 Stelle, in riferimento a un giudizio espresso dal candidato sindaco di Cagliari 2016 Piergiorgio Massidda, secondo cui un candidato del M5S, incontrato durante un gazebo, starebbe “cercando lavoro con la politica”.
Per Martinez l'espressione utilizzata dall'ex senatore di Forza Italia (riferito sabato al Search durante la manifestazione organizzata con l'ex candidato sindaco #CA_mbia Pierpaolo Vargiu) è «superficiale e forse anche tendenziosa».
La candidata grillina affonda. La frase riferita da Massidda nel corso del suo intervento davanti a centinaia di simpatizzanti del movimento Cagliari 2016 (chiamati a raccolta per ascoltare le motivazioni che hanno portato all'accordo con il leader dei Riformatori Sardi Vargiu), non è proprio piaciuta a Martinez. «Massidda è in politica da molto tempo», sottolinea la candidata a sindaca. «Come chiunque ricorderà, è stato parlamentare della Repubblica Italiana per diversi anni e, in virtù di quelle cariche, percepisce ancora un vitalizio da parte dello Stato. Forse sarebbe corretto ricordare ai cittadini stessi, viceversa, che chi si candida per il Movimento 5 Stelle non ha mai avuto alcun incarico precedente e candidature recenti nei partiti».
La precisazione di Martinez sulle esperienze dei candidati grillini: «La maggior parte delle persone - la cosiddetta società civile - che si candiderà per le liste del M5S non ha mai avuto precedenti esperienze in politica, al contrario di chi invece fa o ha fatto quel mestiere per decenni e che tenta per l'ennesima volta, volendo riciclarsi per qualcosa di nuovo, di affermarsi nello scenario politico».
La politica come viene intesa e praticata dal movimento: «Per noi la politica non è un lavoro, ma un servizio reso ai cittadini, a tutta la comunità. Ecco perché nel M5S gli eletti a qualsiasi carica politica possono fare al massimo due mandati, dopo i quali torneranno alle loro professioni originarie».