Oggi l'arrivo al Porto Canale di 235 profughi: saranno sistemati in un albergo in città
Dove verranno accolti i 235 migranti che oggi sbarcano al porto Canale? La quota di stranieri da destinare alla Sardegna per il 2016 è stata ritoccata, al rialzo: da cinquemila, viste le nuove operazioni di soccorso al largo della Libia, si è saliti a seimila. Nelle prossime settimane salirà ancora di altri mille posti. Stamattina verso le otto, dalla nave greca “Rizopon”, nel porto Canale scenderanno 235 migranti (cento sono donne, sei i minorenni). Facile prevedere che a breve arriverà un'altra nave con più di settecento persone in fuga dai loro Paesi.
SENZA CENTRI La prima emergenza da affrontare è quella di oggi: ci sono i posti per accogliere i 235 richiedenti asilo? A marzo, durante l'ultimo sbarco di 667 migranti, la prefetta Giuliana Perrotta aveva ammesso: «Abbiamo bisogno che imprenditori, associazioni e Comuni si attrezzino a reperire nuovi posti per non costringerci a trovare soluzioni di emergenza all'ultimo momento». L'appello, se possibile, oggi è ancor più disperato. La situazione in un mese è peggiorata. Sono stati chiusi, per carenze igienico-sanitarie, tre centri d'accoglienza a Sinnai, Selargius e Villacidro. Altri due, a Narcao e Villanovaforru, sono monitorati da vicino per una serie di criticità. Come se non bastasse, al nuovo bando della Prefettura per reperire altri 800 posti nella provincia di Cagliari hanno partecipato in pochi (ci sono anche quelli dei centri già chiusi): la quota richiesta non verrà coperta.
PAGAMENTI A RILENTO Oggi - fanno sapere fonti che si occupano dell'accoglienza - nessun migrante resterà senza un letto. La partenza di un gruppo di eritrei ha liberato dei posti in un albergo della città. Sono state individuate inoltre mini strutture nelle quattro province. Si pensa però al prossimo, imminente, arrivo. Serve l'impegno di tutti: la Prefettura spera che arrivino indicazioni forti dal territorio. Verranno organizzati incontri con varie associazioni di categoria. C'è da superare anche un altro problema: i ritardi nei pagamenti a cooperative e associazioni impegnate nell'assistenza. Intoppi nella contabilità ministeriale del 2015 hanno creato degli slittamenti nei saldi degli ultimi mesi dell'anno scorso. La prefettura di Cagliari ha pagato gennaio e febbraio 2016 seguendo - come prevede la normativa e dunque con tutti i ritardi e la burocrazia che questo comporta - procedure ordinarie. Ma l'emergenza - è il risultato - attira anche personaggi senza scrupoli a caccia di guadagni sulla pelle dei migranti.
LA POLEMICA Sull'arrivo di altri migranti interviene Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia: «Siamo una nuova Lampedusa, più grande. Colpa di una giunta regionale irresponsabile: l'accoglienza senza criterio alimenta circuiti che sfruttano l'immigrazione per interessi tutt'altro che solidaristici».
Matteo Vercelli