Rassegna Stampa

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Emergenza prostituzione a Cagliari: scarpe contro i cronisti - VIDEO

Fonte: web Castedduonline.it
14 aprile 2016

 

Autore: Alessandro Congia il 13/04/2016 12:10

 


Un tour di degrado, sporcizia, sesso all’aperto con il viavai dei clienti che s’appartano dietro a cespugli, in auto o su “improbabili” capanne artigianali, di notte focolai continuamente accesi con colonne di fumo nero e puzzolente. Addirittura, nelle immagini video, i cronisti che documentano questo sfacelo, vengono quasi aggrediti e una delle prostitute si mette a tirare le proprie scarpe all’auto dei giornalisti.

IL DEGRADO. E’ ciò che accade ormai da anni nel tratto periferico di viale Monastir, a Cagliari, sul tratto che ricongiunge Viale Elmas di fronte all’hotel “Holiday Inn”. Decine di prostitute di colore già dal mattino presto, intorno alle 9, raccolgono dai cassonetti vicini ai capannoni commerciali bustoni di immondizia, rifiuti vari, materiale plastico per accendere i fuochi la notte, per scaldarsi. Più volte, gli stessi titolari delle aziende vicine hanno denunciato questa annosa situazione alle autorità competenti, ma nulla finora è cambiato. Come mai sebbene esistano esposti, appelli dei politici, le cose stanno così da tempi bilbici?

LE BARACCOPOLI DEL SESSO. Tra i pochi alberi rimasti, ma in mezzo alle sterpaglie e ai cumuli di rifiuti, le nigeriane hanno montato delle piccole baraccopoli “fai da te”: cartone, canne di bambù, del fil di ferro, addirittura una poltrona e la postazione del “sesso veloce” è fatta. I clienti fanno presto, parcheggiano le auto anche davanti ai cancelli dei capannoni artigianali, qualche metro più in la avviene la contrattazione veloce e poi ci si dedica alle prestazioni amorose. Venti o trenta euro al massimo, e così per tutto il giorno, con l’accumulo di fazzolettini, profilattici sparsi dappertutto. Per ora questa splendida cornice-cartolina della città periferica si chiude con l’amara desolazione di un luogo per anni lasciato n completo stato di abbandono e privo di controlli, soprattutto per le tante ragazze sfruttate o meno che siano, anche clandestine. Guardate il VIDEO