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L'associazione dei costruttori: "Senza patto di stabilità 150 milioni per le opere pubbliche"

Fonte: web SardegnaOggi.it
13 aprile 2016

 

L'associazione dei costruttori: "Senza patto di stabilità 150 milioni per le opere pubbliche"
Ance Sardegna: "Senza patto di stabilità sono disponibili 150 milioni per le opere pubbliche"



CAGLIARI - Le risorse a favore dei Comuni che si sono liberate con il superamento del Patto di stabilità devono essere destinate agli investimenti e ai pagamenti alle imprese: lo chiede il presidente di Ance Sardegna, Pierpaolo Tilocca, precisando che per il 2016, grazie alla riforma, le Amministrazioni comunali hanno la possibilità di aumentare di 150 milioni di euro la capacità di spesa per le opere pubbliche. "Solo così – precisa - saremo in grado di recuperare crescita economica e occupazione". Il numero uno dell'associazione regionale dei costruttori sottolinea che grazie alla Manovra di finanza pubblica 2016 "finalmente ci sono le condizioni per sbloccare gli investimenti in opere pubbliche. Il passaggio al pareggio di bilancio – osserva Tilocca - mette fine a un meccanismo contabile che, ponendo vincoli ottusi e impedendo alle amministrazioni di spendere le risorse disponibili in cassa, ha ostacolato la realizzazione di interventi utili per il territorio".

Dal 2008 ad oggi i Comuni hanno perso circa il 40% di spesa in conto capitale, passando da 880 milioni a 530 milioni. Secondo la Corte dei Conti, le potenzialità della riforma porterebbero per il 2016 una maggiore capacità di spesa di 150 milioni rispetto al 2015. "Tutto ciò – sottolinea Tilocca - sarà possibile solo se le scelte saranno operate dalla Regione attraverso la sua capacità di trasferimento delle risorse e dagli Enti locali che dovranno decidere di attuare maggiori investimenti in infrastrutture rispetto alle spese correnti. Noi vigileremo affinché questa occasione non vada sprecata".

Tilocca sottolinea che oggi i Comuni hanno la possibilità, con l'approvazione del bilancio di previsione entro il 30 aprile, di decidere come sfruttare i nuovi spazi finanziari aperti da questa riforma molto attesa. "Una decisione importante che deve favorire quelle scelte in grado di rimettere in moto il settore delle costruzioni duramente penalizzato da anni di blocco della spesa e migliorare la competitività del territorio". Dopo anni di battaglie e denunce sugli effetti distorsivi e dannosi del Patto di stabilità, che hanno visto impegnate Ance e Anci, è stato dunque raggiunto un importante risultato – conclude Tilocca - ma adesso bisogna dimostrare di saper vincere questa sfida".