Con Firenze, Aosta e Bologna è una delle quattro città ad aver diminuito l'aliquota
Taglio dell'Irpef del 12% con spesa pro capite di 106 euro In alcune città è schizzata alle stelle, con Roma e Milano in testa alla classifica, ma a sorpresa a Cagliari è stata tagliata del 12%. È la cosiddetta addizionale comunale dell'Irpef, la quota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche che resta alle amministrazioni locali. Fa parte dei quattro principali tributi pagati dai cittadini anche su basi territoriali, insieme a Irap, Imu e Tasi, è discrezionale e i Comuni possono decidere se diminuirla, aumentarla o azzerarla. Ma, tranne i centri più piccoli, tutte le amministrazioni locali la impongono, con aliquote e requisiti di esenzione diversi.
Così, a scorrere i dati del ministero dell'Interno elaborati dal Corriere della Sera, si scopre che quello sardo è tra gli unici quattro capoluoghi di regione che nel corso degli ultimi cinque anni ha abbassato le aliquote, passando da una spesa media pro capite di 121 euro l'anno nel 2010, ai 106 euro del 2014. A fare meglio di Cagliari sono state Firenze (29 euro l'anno con un taglio del 43% negli ultimi cinque anni) e Aosta (40 euro e un taglio del 15%), mentre a Bologna il calo è stato del 2% (121 euro l'anno pro capite).
Tutte le altre città hanno invece aumentato le aliquote o, come nel caso di Milano, le hanno introdotte da zero. Ed è proprio Milano ad avere il trend più negativo: qui nel 2010 l'addizionale comunale dell'Irpef non esisteva, è stata introdotta l'anno successivo e valeva circa 26 euro l'anno mentre oggi è arrivata a 143 euro pro capite, con un aumento del 450%. È Roma, invece, la città in cui i cittadini pagano di più: una media di 153 euro l'anno pro capite.
Nata alla fine degli anni Novanta come imposta vincolata a specifici servizi resi dai Comuni, ora l'addizionale finisce nella casse generali delle amministrazioni e viene utilizzata, in molte città, per far quadrare i conti del bilancio.
Ma il corto circuito per cui sempre più spesso a un aumento della tassazione locale non corrisponde un adeguato livello dei servizi non colpisce Cagliari che è tra le prime a livello nazionale per l'offerta di servizi di alta qualità. «Cagliari è tra le città che hanno le tasse più basse d'Italia, così come sottolineato da uno studio della Cgia di Mestre», commenta il sindaco Massimo Zedda. «Stiamo lavorando anche sulla Tari, con l'obiettivo di ridurre ulteriormente il carico sui cittadini, grazie alla gara in corso per il nuovo appalto».
A Cagliari la soglia per l'esenzione dal versamento dell'addizionale è per i redditi fino a 10mila euro e le aliquote vanno dallo 0,66% per la fascia fino a 15mila euro, fino allo 0,80% per i redditi che superano i 75mila euro annui.
Marzia Piga