Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Santa Teresa, incubo amianto Il comitato San Michele denuncia la lentezza dei lavori

Fonte: L'Unione Sarda
12 aprile 2016

PIRRI. «Infiltrazioni d'acqua e sottotetto in eternit diventati rifugio per piccioni» 

«Ho visto morire tanti vicini di casa. Colpa dell'amianto? Non ne abbiamo le prove ma non si può nemmeno escludere. Per questo speriamo che l'incubo eternit finisca presto con il completamento dei lavori che vanno a rilento». Maria Francesca Carta vive da trent'anni in via del Lentisco in una palazzina popolare che ha ancora la copertura in amianto. Così come la gran parte delle altre 41, nella zona del rione Santa Teresa a Pirri (via Sanna, via Trexenta e piazza dei Carrubi).
Dopo anni di immobilismo qualcosa di importante è stato fatto: nel 2013 la giunta Zedda ha stanziato più di quattro milioni per rifare le coperture di tutti i palazzi ed eliminare le lastre di eternit. I lavori non viaggiano però al ritmo sperato dai cittadini e quando si vive sapendo di avere una “bomba” sulla testa ogni giorno è quello buono per protestare.
IN PIAZZA Alcuni abitanti, in una manifestazione convocata dal comitato San Michele e dintorni, parlano a ruota libera per denunciare i tanti problemi. Ad ascoltarli ci sono la presidentessa della Municipalità di Pirri, Luisella Ghiani, e alcuni consiglieri. L'amianto è la priorità. «Le polveri sottili sono presenti nel sotto tetto in quantità enorme», spiega Antonietta Perdisci. «Le coperture oramai non reggono più: le infiltrazioni d'acqua sono abbondanti». Il tetto in eternit è diventato il rifugio di centinaia di piccioni. «Guardi con i suoi occhi: quello è un piccione morto. Sente la puzza? È così tutti i giorni», aggiunge Antonietta Perdisci mentre mostra il piccione morto e il tappeto di escrementi misti a polvere di amianto proprio nel sotto tetto.
MUFFA E DISCARICHE «Oltre alle infiltrazioni», interviene Giovanni Deidda, «ci sono crepe nelle facciate dei palazzi oramai prive di tinteggiature». All'interno non si sta meglio: «L'umidità», continua Deidda, «sta facendo saltare mattonelle e battiscopa». Romilde Atzei non può quasi utilizzare il bagno di casa: «Gli scarichi sono bloccati. Da oltre un anno ho segnalato il problema al Comune: non è mai intervenuto nessuno». All'esterno tante discariche. «Colpa di chi porta i rifiuti», ammette Antonietta Perdisci, «ma anche di chi non cura il verde. Alberi non potati e un giardino senza manutenzione da decenni. Ci sentiamo abbandonati».
I PROGETTI Claudio Mudu, portavoce del comitato, sperava nella presenza del sindaco per avere risposte e chiarimenti. «Forse aveva impegni più importanti». La presidentessa della municipalità replica: «La richiesta di un incontro pubblico è arrivata il giorno prima. Comunque sono ci sono io in rappresentanza del Comune». Luisella Ghiani poi spiega: «I lavori per rifare le coperture e le facciate delle 42 palazzine sono iniziate. Prima non si era mai fatto nulla. E i cantieri proseguiranno anche con la realizzazione di un “cappotto” esterno nelle facciate e con la manutenzione interna di quaranta abitazioni». Mudu conclude: «Verificheremo che non siano semplici parole».
Matteo Vercelli