Banda larga, il capoluogo è fra i cinque centri pilota in Italia - A maggio decollerà il progetto per le connessioni rapide attraverso la fibra ottica
La promessa è portare internet ultraveloce in tutta Italia entro il 2020, l'impegno è cominciare subito da Cagliari e da quattro altre città.
L'annuncio è firmato Matteo Renzi, che ieri ha presentato a Palazzo Chigi “Banda larga ovunque” con l'amministratore delegato dell'Enel Francesco Starace e i sindaci dei centri pilota, dove il progetto partirà dal mese prossimo. Cagliari è l'unica città dove si voterà alle prossime comunali, le altre sono più lontane dal voto e non sono politicamente omogenee: Perugia e Venezia sono amministrate dal centrodestra, Bari e Catania dal centrosinistra. E infatti, a parte una polemichetta volante fra il governo e Maroni sulla Lombardia pronta a procedere in autonomia sul terreno del web rapido, l'annuncio della banda larga non infiamma una giornata politica già abbondantemente animata dal colloquio fra Federica Guidi e la procura di Potenza. Qualche problema, semmai, potrebbe venire da Bruxelles se il commissario alla concorrenza non dovesse apprezzare un'alleanza fra Enel (che per questa operazione ha costituito la società Enel Open Fiber), Wind e Vodafone. Probabile che non si entusiasmi Telecom, anche se Starace ieri ribadiva che «il dialogo continua a siamo aperti ad ogni soluzione», ma intanto ipotizzava di coinvolgere Acea, l'azienda comunale che gestisce acqua ed energia a Roma.
Al netto dell'entusiasmo renziano («Il futuro è arrivato, anche in Italia») e di quello postato su Facebook da Massimo Zedda (un più sobrio «Cagliari tra le prime città in Italia - con Perugia, Venezia, Catania e Bari - nel piano del Governo con Enel per la predisposizione della nuova rete internet ultraveloce») per il capoluogo sardo il progetto ha due aspetti molto interessanti.
Il primo è l'innovazione in sé, il secondo è come la velocizzazione delle connessioni si sposerà col progetto di smart city (città intelligente, con servizi e trasporti meglio connessi fra loro e più accessibili) di cui Cagliari sta per diventare laboratorio.
Quanto al primo punto, cioè la creazione della banda larga, si tratta di una capacità di trasmissione che va dai 30 ai 100 mbit (megabit per secondo) nella rete di accesso fino all'utente. Per scaricare un film ad altissima definizione, pesante 160 Gb, si impiegherebbero 60 ore con un modem di vecchia generazione, con la fibra a banda ultralarga a 30Mbit occorrerebbero meno di 20 minuti. In questo caso la banda sarebbe assicurata dalle fibre ottiche.
Questo sulla carta: poi c'è la carta bollata. Se il governo prevede un investimento da 4,9 miliardi (ovviamente non solo per le prime 5 citta ma per connetterne 224 , comprese le aree così poco popolate da essere classificate “a fallimento di mercato”) alle amministrazioni locali spetterà non far impantanare il progetto. «Abbiamo già incontrato Enel - annuncia Zedda - per lavorare tecnicamente su come eliminare la burocrazia». Velocizzare internet è una sfida, riuscirci con le pratiche sarebbe un'impresa.
Celestino Tabasso