La polemica. Gala&Teo, testo stampato con i soldi delle Politiche sociali. Pd: opuscolo propagandistico
Corso accelerato di bont on per i più piccoli: lezione sulle zuppiere e su cosa fare ai buffet
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Mai più cene in crociera in abito chiaro o il bis di dolce ai buffet. Per i bambini cagliaritani il bon ton nell’alta società non ha più segreti. E ora niente più figuracce ai corsi di vela allo Yacht club o nelle gite a New York pagate dal Comune. Tutto a grazie ai due amici Gala&Teo.
I SIMPATICI personaggi scelti dagli autori di “Gala e Teo…ovvero brevi appunti di comportamento nella società”, opuscolo distribuito nelle sc uole dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune. Aperto da lettere (e foto) del sindaco Emilio Floris, dell’assessore competente Anselmo Piras, del provveditore agli studi Armando Pie trella e della dirigente dell’area Servizi al cittadino Ada Lai. Un opuscolo finito nel mirino dell’opposizione per il carattere «di auto-promozione di dirigenti e assessori», come denunciano in un comunicato i consiglieri Pd Ninni Depau e Marco Espa. I consiglieri di opposizione si concentrano sugli «utilissimi consigli su come apparecchiare la tavola, mangiare il pesce o assistere alla messa e con modernissime indicazioni su come effettuare il baciamano, su come sia “chic” l’utilizzo di zuppiere antiche e candelabri la sera e su come, al contrario, sia da cafoni dire “salute” all’amico che starnutisce, ecc». Rimarcata l’inutilità e l’anacronismo dell’iniziativa «rispetto all’attuale condizione giovanile », Depau ed Espa denunciano come «risorse della collettività vengano sottratte alle politiche sociali per promuovere iniziative di dubbia utilità e di autopromozione di dirigenti e assessori », in una situazione di crisi economica come l’attuale.
«PURTROPPO», aggiungono, «tale iniziativa si inserisce in un quadro di spese dell’amministrazione comunale che tende a considerare politiche sociali gli opuscoli propagandistici, le festicciole e le gite scolastiche. Tutto rigorosamente finalizzato all’autopromozione del dirigente e dell’assessore (le cui foto compaiono in bell’evidenza in tutti gli opuscoli e locandine). I 50 milioni previsti dal bilancio previsionale per le politiche sociali devono essere spesi per tali finalità», concludono, «e non per sostenere la carriera politica di assessori e di dirigenti del Comune». ¦