Presìdi a Sassari, Oristano, Nuoro e 400 persone a Cagliari davanti alla prefettura per chiedere al governo una revisione del sistema pensionistico previdenziale considerato iniquo

Le bandiere dei sindacati in piazza d'Italia a Sassari per la protesta nazionale sulle pensioni
CAGLIARI. In piazza Palazzo a Cagliari, davanti alla Prefettura, per chiedere la modifica del sistema pensionistico introdotto dalla riforma Fornero e nuovo lavoro per i giovani. Circa 400 persone hanno partecipato nel capoluogo alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil oggi in oltre cento città d'Italia.
I delegati sindacali sono stati ricevuti dal prefetto, Giuliana Perrotta, alla quale hanno illustrato le ragioni della mobilitazione affinché vengano portate all'attenzione del governo nazionale. I dettagli dell'incontro sono stati illustrati dal segretario della Camera del lavoro di Cagliari, Carmelo Farci: «Vogliamo essere ricevuti dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per una rivalutazione di tutto il sistema pensionistico-previdenziale, perché si possa andare in pensione con 42 anni di contributi versati, per uno sblocco del turn over così da creare le condizioni per far entrare i giovani nel mondo del lavoro, e per un riconoscimento dei lavori usuranti».
Per Mimmo Contu della Cisl «la prefettura deve assolutamente portare a questo governo, che considera i corpi intermedi, disturbatori, l'allarme di livelli di pensioni sotto la soglia minima di povertà». Sulla stessa linea Adolfo Tocco della
Uil: «Il prefetto interceda per correggere l'atteggiamento irresponsabile del governo».
Contemporaneamente al sit-in di Cagliari, altri tre presidi sono stati organizzati a Sassari, dalle 10 alle 13, in piazza Italia, a Oristano in via Beatrice d'Arborea, a Nuoro in via Deffenu.