Un lungo fiume umano per la tradizionale manifestazione dell'Uisp
Milleduecento runner in pista per la festa dello sport per tutti, promossa dall'Uisp e voluta dal Comune nel nome del progetto “Cagliari città europea dello sport”. È stato questo, Vivicittà, la manifestazione che ha attraversato le strade del centro, da via Sant'Alenixedda allo stadio Sant'Elia e ritorno. Ma è stato anche un momento di straordinaria socialità e solidarietà con l'immenso popolo dei migranti, come voluto dagli organizzatori.
LA FATICA Un percorso di sudore, fatica e gioia lungo solo quattro chilometri per gli appassionati e dodici per gli atleti più allenati, i professionisti delle lunghe distanze che non perdono un solo giorno per tenere allenati muscoli e mente.
LO START Il via alle 10,30, dopo quei minuti interminabili dell'attesa dove adrenalina e concentrazione danno la carica. Il fiume di uomini, di donne e ragazzini è poi scivolato via, lasciandosi alle spalle la cornice gialla della partenza, tra due ali di folla (tantissimi i familiari degli atleti) che non ha voluto perdersi il countdown e incitare i corridori.
Non tutti hanno accelerato. Meglio passeggiare. Ma comunque partecipare, esserci. Il popolo dei runner di primavera ha invece fatto le cose in grande, dando l'anima a questa corsa tradizionale che quest'anno ha coinvolto altre 42 città d'Italia, 18 nel mondo e 26 istituti penitenziari.
Per gli appassionati di numeri, 563 sono stati gli iscritti al percorso breve, 646 quelli dei dodici chilometri.
I TEMPI Chi si aspettava tempi lunghi per assistere al primo arrivo ha dovuto ricredersi. Dopo neppure venti minuti Michele Murenu di Quartu ha tagliato il traguardo, seguito dai cagliaritani Filippo Casciu e Francesco Argiolas. Una manciata di minuti ed ecco Alessandra Lilliu di Iglesias. Sono stati invece Stefano Floris e Raimonda Nieddu i primi nella corsa competitiva dopo quaranta minuti.
I DISAGI Insomma, gara a parte, a vincere è stata Vivicittà. Un'iniziativa che Cagliari ha ancora una volta accolto con entusiasmo. E se per gli automobilisti la pista cittadina e le transenne hanno creato qualche problema, la stragrande maggioranza dei cagliaritani ha risposto all'invito di lasciar ferma la macchina e comunque restare lontano dal tracciato.
A. Pi.