Morta Zaha Hadid archistar del Betile, il museo mai costruito a Cagliari
Il mondo dell'architettura piange Zaha Hadid, tra le più grandi archistar. A Cagliari è conosciuta per aver progettato il Betile, il museo sul mare che però non venne mai costruito.
CAGLIARI - E' morta Zaha Hadid: a dare la notizia della scomparsa di una delle più grandi archistar del mondo è il sito della Bbc. Hadid, 65 anni, ha avuto un infarto fatale in un ospedale di Miami, dove era in cura per una bronchite.
Nata in Iraq, aveva studiato a Beirut per poi trasferirsi a Londra. Quest'anno aveva ricevuto, prima donna della storia del premio, la medaglia d'oro del Royal Institute of British Architects per il suo lavoro. I suoi disegni hanno dato vita a opere in tutto il mondo, da Hong Kong, alla Germania all' Azerbaijan. A Roma Hadidi aveva progettato nel 2010 il Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
A Cagliari era conosciuta per il Betile, Museo mediterraneo dell'arte nuragica e dell'arte contemporanea, progettato ma mai costruito. Sarebbe dovuto diventare un "punto di riferimento per le ricerche artistiche condotte nell'area mediterranea, come spazio di dialogo e scambio tra popoli e culture".
Venne inserito all’interno di un progetto condiviso da Regione e Comune, quando in viale Trento sedeva Renato Soru e a Palazzo Bacaredda Emilio Floris. Nel 2006 le loro firme su un protocollo d’intesa sancivano il futuro di Sant’Elia e non solo: in primis la riqualificazione del quartiere e un campus universitario nell’area ex Sem in viale La Playa ai quali vennero aggiunti (anche si tratta di interventi a sè) il nuovo lungomare dallo stadio fino al Lazzaretto e il porto per i pescatori. Il passo avanti arriva il 28 marzo di due anni dopo con l’accordo di programma quadro, ma lo stop è dietro l’angolo: il Consiglio comunale chiamato a ratificare gli atti il 24 aprile dice no a causa della limitatezza del termine stabilito per la ratifica dell’accordo (30 giorni) non c’erano le condizioni per produrre in tempo utile la documentazione tecnica. Questa la motivazione di facciata dietro la quale si nascondeva una fortissima contrapposizione tra il centrosinistra alla Regione e il governo di centrodestra al Comune, muro contro muro nella partita sul colle Tuvixeddu.