Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In corteo per l'università

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2016

Circa quattromila persone alla “passeggiata” per il diritto all'alta formazione

 

Del Zompo: «La battaglia per la nostra sopravvivenza» VEDI LA FOTO «C'è tutta l'Università», sospira uno studente mentre il serpentone umano scende in via Santa Margherita. Sembra un'esagerazione, non lo è: sono almeno quattromila le persone che partecipano alla “Passeggiata per una nuova primavera dell'Università”. Quattromila persone, esattamente il numero di iscritti all'ateneo cagliaritano.
IL CORTEO La voglia di protestare è tanta. Al punto che non viene neanche rispettato il classico “quarto d'ora accademico”: l'appuntamento è davanti alla sede del rettorato alle 10.30. Dieci minuti più tardi il corteo è già in movimento: a guidarlo la rettrice Maria Del Zompo che tiene con il sindaco Massimo Zedda il vessillo dell'Università (tra i politici, assenti i rappresentanti della Giunta regionale, ci sono il consigliere regionale Francesco Agus e la presidente della commissione comunale Cultura Francesca Ghirra). «Non abbiamo i fischietti», dice. E invita i partecipanti al corteo: «Urlate i vostri slogan, cantate».
LE RAGIONI Lei, il massimo rappresentante dell'ateneo, utilizza un microfono collegato a una cassa mobile per spiegare il perché della “passeggiata”. «Gli studenti sardi», afferma, «sono penalizzati da criteri che li considerano numeri non persone». E, giusto per dimostrare che le sue non solo parole, aggiunge: «Solo il sette per cento degli studenti in Italia riceve una borsa di studio: a Cagliari, nell'ultimo anno, 450 ragazzi hanno dovuto abbandonare perché non avevano una borsa».
LA CITTÀ Il corteo, partito da via Università, scende in via Cammino Nuovo. Del Zompo, donna di “lotta e di governo”, lancia i suoi strali. «Se tra noi c'è qualcuno che ha votato la “riforma Gelmini”, se ne può anche andare». Il serpentone si ingrossa: quando arriva in via Santa Margherita il traffico si blocca. Ma non si sentono i clacson che, in queste occasioni, fanno da colonna sonora: gli automobilisti ricevono i volantini li leggono. E sembrano condividere la protesta. Nessuna lamentela neanche quando il corteo, superata piazza Yenne, “ruba” la corsia in discesa del largo Carlo Felice.
L'ARRIVO Che la manifestazione sia andata oltre le previsioni lo si capisce all'arrivo in Municipio, punto d'arrivo del corteo. Erano stati sistemati due tavolini da dove gli oratori avrebbero dovuto parlare. Ma non c'è spazio. Così il microfono viene sistemato nella prima rampa della scalinata. «È la battaglia per la nostra sopravvivenza», dice Del Zompo. «Ma non è», le fa eco Zedda, «la battaglia dell'ateneo: è la battaglia della città e della regione». E Patrizia Mureddu, decana del Senato accademico, chiede più attenzione per gli studenti che arrivano da famiglie non benestanti». Dopo l'intervento del presidente del Consiglio comunale Ninni Depau, chiude Roberto Vacca, rappresentante degli studenti: «È incredibile che la Regione non trovi sette milioni per le borse di studio, una cifra che rappresenta lo 0,1 per cento della Finanziaria».
Marcello Cocco