Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Consegnate sul palco le Medaglie della Liberazione Unità nazionale: 155 anni nel segno dell'accoglie

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2016

TEATRO MASSIMO.


Centocinquantacinque anni di lotte, conquiste, cadute e riprese, di sogni più o meno infranti. La storia del popolo italiano, dall'Unità d'Italia, si intreccia attorno ai fili del dolore, della speranza e della solidarietà, innata nella tragedia. Gli stessi dipanati ieri al Teatro Massimo ne “L'Unità d'Italia non ha mai fine”, iniziativa promossa dal Comitato di valorizzazione della cultura della Repubblica, istituito dalla Prefettura in occasione della Giornata dell'Unità nazionale, della costituzione, dell'inno e della bandiera, per promuovere i valori di cittadinanza e consolidare l'identità nazionale.
Non poteva che aprirsi con l'inno nazionale il susseguirsi di rievocazioni, riflessioni, momenti artistici. Tasselli che hanno ricostruito un secolo e mezzo di storia e impegno civile, l'hanno trasformato da argomento di studio a realtà vera e cruda per gli studenti degli istituti superiori in platea. Ravvivando infine il ricordo di chi, parte di quei fotogrammi in bianco e nero, li ha vissuti sul serio. «Iniziative come questa sono importantissime per i giovani e servono a dare loro un senso vivo di cittadinanza in un momento storico così complesso»: l'intervento dell'assessora della Cultura Claudia Firino si è concentrato sul tema dell'accoglienza. «Siamo chiamati ad accogliere persone che cercano aiuto nella nostra terra, nel nostro Paese, per scappare da guerre e miseria, da morte certa, spero che il senso di comunità e appartenenza alla stessa nazione di 150 anni fa sia sempre vivo e forte, e guidi le nuove generazioni in tutte le scelte per il futuro». Un'ispirazione in carne e ossa, gli undici cittadini insigniti delle medaglie della Liberazione: Adolfo Cancedda, Antonio Garau, Antonio Lobina, Eligio Muscas, Francesco Nanu, Pietro Raccis, Ignazio Soddu, Piero Todde, Angelino Unali e Pinuccio Tinti, scomparso di recente. Con loro, premiati anche Francesco Pisu (medaglia di bronzo della Fondazione Carnegie), Francesco Attisano, Elio Contini, Gianfranco Fresi, Giorgio Piludu, Vincenzo Cau e Carlo Di Francesco (onorificenza dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana).
A loro, restano medaglie e applausi. Ai giovani spettatori l'invito, rivolto da artisti e personalità - dalla prefetta Giuliana Perrotta a Gianluca Medas, da Filippo Martinez fino ai docenti Pietro Ciarlo e Renzo Pitzus e all'Arcivescovo Arrigo Miglio - ad accogliere con generosità, sorridere e continuare a sognare.
Clara Mulas