Huawei e la Regione Sardegna insieme per lo sviluppo di progetti di ricerca nell'ambito delle «smart & safe city». L'obiettivo è sperimentare soluzioni per rendere le città sempre più intelligenti e sicure. «Lo faremo con un centro di innovazione congiunto a Pula, vicino a Cagliari, utilizzando il nostro metodo inclusivo: nessuno è in grado di fare tutto da solo, soprattutto se si tratta di smart cities», spiega Alessandro Cozzi, direttore Italia della divisione Enterprise Huawei. Il manager fa riferimento all'approccio del gruppo cinese, che punta a essere non un semplice venditore di tecnologia ma una realtà che si muove con la pubblica amministrazione, i centri di ricerca e altri soggetti locali, in primis le università. In questo modo la Sardegna potrà fare progressi sui temi legati all'agenda digitale e il centro di ricerca CRS4 sperimenterà soluzioni innovative. «Ci aspettiamo una forte ricaduta sul territorio», aggiunge Cozzi. «Sono più di 80 le aziende partner di Huawei che offrono soluzioni legate al tema delle smart cities. Anche in Sardegna ci aspettiamo l'ingresso di aziende locali nella catena del valore». Attraverso il CRS4 la Regione e Huawei miglioreranno la metodologia per sviluppare soluzioni innovative per città più intelligenti e sicure. «Le città intelligenti e sicure rappresentano uno dei focus della nostra attività di ricerca e di trasferimento tecnologico», sottolinea Luigi Filippini, presidente del CRS4. «Collaboriamo con Cagliari sulle strategie che sfruttano il rilevamento dei dati e le tecnologie informatiche per migliorare la qualità della vita e l'efficienza nella gestione della città». L'investimento della Sardegna nei progetti di ricerca sulle smart & safe City è in linea con gli obiettivi fissati dal programma europeo Horizon 2020 e dal programma di sviluppo regionale sardo denominato Smart Specialization Strategy. «Poiché il tema delle safe cities è centrale», conclude Cozzi, «puntiamo a creare un centro di competenza che diventi un punto di riferimento per l'Italia e l'Europa, dato che la tecnologia sviluppata comprende tutti le macro-tendenze tecnologiche di cui si parla attualmente, dai big data alla mobilità fino all'Internet delle cose». Va infine sottolineato che Huawei è in contatto con altre realtà della pubblica amministrazione per valutarne
Autore: di Mariangela Pira