Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tesoro in mostra per 15 giorni

Fonte: La Nuova Sardegna
6 aprile 2009

DOMENICA, 05 APRILE 2009

Pagina 2 - Cagliari

All’Orto botanico una bomboniera di mattoni crudi con piante storiche e acquerelli sull’isola


Pirellas e Serra si ispirano alla vallata di Palabanda



In una nave di terra cruda si ripete il viaggio attraverso l’isola di circa un migliaio di piante

CAGLIARI. Arrivano su un bastimento di ladiri gli alberi per la città del sol, protagonisti della mostra “Arte nell’orto” inaugurata ieri mattina nell’ambiente più naturale che si possa immaginare: l’orto botanico.
Uno spazio unico nella zona vecchia della città con maggiori prospettive di sviluppo futuro.
Nella “bomboniera” fatta di piante Antonino Soddu Pirellas e Pierluigi Serra con molta originalità portano per due settimane (fino al 14 aprile) due espressioni artistiche perfettamente intonate alla “vallata di Palabanda”, un bacino di oltre cinque ettari naturale contenitore, per il suo microclima ideale, di quasi tre mila specie suddivise nei settori mediterraneo, tropicale e delle piante succulente (grasse). Antonino Pirellas, infatti, sintetizza in una nave costruita con blocchi di terra cruda il viaggio verso la nostra isola di mille specie vegetali ed essenze arboree provenienti da tutto il mondo, riproposte attraverso i colori naturali che caratterizzano i cinque continenti d’origine.
Pierluigi Serra presenta, invece, un itinerario di viaggio caratterizzato da settanta acquerelli che ritraggono, in una sorta di diario di bordo, altrettante zone della nostra Isola.
Comune e Università - che hanno voluto l’iniziativa realizzata dal professor Mauro Ballero, direttore dell’Orto botanico - sembrano destinati nei prossimi anni a viaggiare in una comune carrozza verde naturale. Uno sfarzoso matrimonio città-cultura nei piani dell’amministrazione cagliaritana, anticipati dal sindaco Emilio Floris. Nozze ambientate in un habitat culturale, da far invidia alle più belle città del mondo, formato dall’ex ospedale militare san Michele, il san Giovanni di Dio, l’anfiteatro romano, l’orto dei cappuccini e l’orto botanico. A formare, insieme con le facoltà universitarie, una vera e propria isola del sapere dove anche studiare dovrebbe essere più piacevole. “Incontreremo i responsabili dell’Università - promette il sindaco - per programmare questa zona storica. Anche se un intervento va subito realizzato: abbattere l’antiestetico muro che segna il confine tra lorto botanico e l’anfiteatro. In origine inesistente, giacchè gli attori potevano rinfrescarsi attingendo acqua dal vicino pozzo romano ora inglobato nell’orto”. Operazione possibilmente da accompagnare con altri colpi di piccone - ma questi li chiederanno i cagliaritani con “una punta e billettu” fissata “all’albero dei desideri” - per far cadere la muraglia che impedisce di ammirare lo scrigno della botanic lungo gran parte di viale fra Ignazio.
Il massimo per una città-verde l’ha disegnato l’assessore Gianni Campus: “Trapiantare l’eccellenza dell’orto anche in altre zone del capoluogo. Con un sogno: Riuscire a far sì che ogni cagliaritano abbia un bel giardino anche sotto casa”. L’orto botanico fu inaugurato nel 1866 in una zona abbandonata, in realtà un’area di grande pregio storico e artistico per le testimonianze romane e preromane che s’incontrano al suo interno: fra l’altro il pozzo romano, l’ultimo tratto di acquedotto romano, il “calidarium” del IV secolo a.C..
Mario Girau