Cimitero di Bonaria. Il Comune ha chiesto la sostituzione del guardiano
Un trasferimento immediato a nuovo incarico. Questa il provvedimento preso dalla cooperativa Oasi Verde (che cura il servizio di guardiania), su richiesta dell'amministrazione comunale, a Walter Montis, custode del cimitero di Bonaria accusato di aver segnalato a un cronista lo stato di degrado in cui versano le tombe. Nello specifico al guardiano è stato imputato di aver mostrato al cronista (che invece si è mosso autonomamente) i loculi colmi di rifiuti. Da qui la decisione di trasferirlo ad altro incarico: non più custode ma giardiniere. La decisione è stata notificata due giorni fa con una lettera all'interessato, su proposta inviata dal dirigente comunale Andrea Pinna all'Oasi verde (“Richiesta di sostituzione addetto al servizio di custodia”) e per conoscenza anche all'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras.
LA LETTERA «Nei giorni scorsi è apparso su L'Unione Sarda un articolo relativo al cimitero di Bonaria, nel quale la struttura viene presentata come in stato di abbandono, aggredita dalla sporcizia, con resti umani esposti alla vista del pubblico», si legge nella lettera del dirigente, «ebbene, si è accertato che la troupe (il cronista) è stata condotta nel cimitero dall'addetto Montis, il quale indebitamente ha abbandonato la guardiola, senza autorizzazione e senza dare preavviso alla direzione, e ha fornito informazioni non veritiere che hanno posto in cattiva luce l'amministrazione. Pertanto si richiede che venga sostituito immediatamente fino al 30 aprile».
IL COMUNE Lo stato di incuria del cimitero è documentato dalle foto, ma l'amministrazione ha comunque deciso di rimuovere il custode affidandogli l'incarico di giardiniere. Questo nonostante il cronista abbia agito autonomamente (sulla base di segnalazioni di numerosi lettori). Per protestare contro l'ingiustizia subita, ieri Montis ha protestato davanti al Municipio, ma nessuno lo ha ricevuto. «Ci tengo a sottolineare che non si tratta di un licenziamento» afferma Andrea Pinna, «ma solo di una richiesta di trasferimento ad altro incarico, motivata dal fatto che Montis ha dimostrato di non essere idoneo per questo tipo di lavoro». Dello stesso parere Ada Lai (dirigente Servizi al cittadino). «Il caso di Montis», spiega, «ci sta a cuore. L'amministrazione lo sta sostenendo assicurandogli la continuità lavorativa. Tuttavia riteniamo che il ruolo di custode non gli si addica ed è per questo che avevamo già deciso di destinarlo a giardiniere».
PAOLO LOCHE
04/04/2009