Manie. Gestori cagliaritani all'attacco contro i “vandali” delle gomme americane
La denuncia: le troviamo persino sui divani e sulle pareti
I titolari delle attività pubbliche sono esasperati da questa cattiva abitudine: le gomme da masticare sono vere trappole per chi ci casca.
Il più esasperato ha deciso di affrontare il problema con un cartello: «È buona educazione non buttare il chewing gum per terra». È presente da ieri notte nel locale Linea notturna. Ma la questione delle gomme americane appiccicate sul pavimento, sotto i tavoli, sedie o addirittura sulle pareti, coinvolge tutti i titolari di attività pubbliche: discoteche, bar, perfino cinema e hotel. E ognuno la affronta a modo suo.
CONTROFFENSIVE «Una volta l'anno chiamo una ditta che pulisce tutto il piazzale esterno - racconta Danilo Argiolas, proprietario del Libarium - non è un investimento da poco: mi costa 1500 euro». Per l'interno, invece, «non si può fare altro che avere pazienza e pulire. Sotto i tavoli è un delirio: ne appiccicano tantissime. A volte anche sui divani». Nessuno è mai stato colto in fragrante. «Beccare chi fa cose del genere è il mio sogno», aggiunge. E non trascura un'idea alternativa. «Magari metterò un cartello all'ingresso, con scritto “vietato masticare chewing gum all'interno del locale”. Giusto come provocazione. Potrei anche motivarlo spiegando che altera il gusto di cibi e bevande». Ha già iniziato una strategia simile Marcello Lai, proprietario di Linea notturna. «Non se ne può più. Perdiamo almeno un'ora al giorno per staccarle - commenta - a volte ne trovo anche sulle pareti».
LE REGOLE Ne sa qualcosa anche chi gestisce una discoteca. «Non riusciamo a vincere la battaglia alle cingomme - assicura Davide Cadeddu, proprietario del Charlie - possiamo solo metterci a quattro zampe, prendere il raschietto e usare prodotti speciali. Ci vogliono almeno due ore per pulire tutto. E interveniamo dopo ogni serata. Un lavoro che incide di almeno il 20 percento sul pagamento delle pulizie normali. Ne stacchiamo 200 a serata». La prende con filosofia Andrea Campurra, gestore della Vetreria di Pirri. «Interveniamo almeno una volta ogni tre giorni - racconta - ma è un fenomeno incontrollabile. Possiamo solo provare a far capire a chi lo fa che non è educato buttare la gomma americana per terra, esattamente come le cicche delle sigarette».
VENDITA AL BANDO Sereno Matteo Pau, direttore del Cineworld. «Per fortuna da noi non è un fenomeno preoccupante - sottolinea - capita, è vero, di trovare qualche gomma attaccata sulla moquette, ma è raro. Sicuramente perché, per prima cosa, noi non ne vendiamo. E non lo faremo mai, proprio per prevenire il problema».
STEFANO CORTIS
03/04/2009