Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nuove aree per Molentargius

Fonte: L'Unione Sarda
2 marzo 2016


Ci sono 15 ettari da espropriare per far crescere il parco - Votazione rinviata in Consiglio comunale, l'Aula vuole prima sentire i progettisti

 

Tutti d'accordo, meglio rinviare la votazione della delibera che dovrà autorizzare l'avvio del procedimento urbanistico indispensabile perché l'Ente parco di Molentargius proceda con gli espropri. Così ha deciso ieri pomeriggio l'Assemblea civica accogliendo la proposta del consigliere Antonello Floris (Cagliari Libera). Suggerimento che non ha trovato alcuna voce contro né tra i banchi della maggioranza né tra quelli dell'opposizione, concordi nel sentire, prima del voto, le relazioni dei professionisti che hanno redatto il progetto da 20 milioni di euro per gli interventi sul Bellarosa maggiore, le vasche delle saline e la piana di Is Arenas.
GLI ESPERTI Saranno dunque i tecnici, la settimana prossima, a raccontare (in sede di commissione urbanistica o magari anche in Aula) il progetto, finanziato dalla Regione, che dovrà dare anima, corpo e vera dignità di parco a Molentargius, insistendo sulla tutela ambientale ma al tempo stesso rimettendo in modo quei processi produttivi lasciati indietro. In testa la sistemazione, la manutenzione e la rimessa in funzione delle saline. «Una parte più modesta, non certo l'intera produzione del passato - ha spiegato il presidente della commissione Urbanistica, Andrea Scano - che però dovrà far ripartire l'intero sistema idraulico indispensabile per la vita stessa del parco».
L'AULA Non solo. Ciò che ieri il Consiglio è stato chiamato a votare era il sì all'ente di gestione per l'esproprio di aree oggi non inserite all'interno di Molentargius. Terreni incolti e terreni agricoli scelti dai progettisti sia sul versante est della zona protetta che su quello occidentale. Verranno acquisiti per fare ancora più grande il parco.
I COSTI Ieri in Consiglio è stato messo l'accento (lo ha fatto Alessio Mereu di Cagliari Futura) su quanto potrebbero costare gli espropri ma anche su come siano state scelte la aree da acquisire al patrimonio del parco naturale. E ancora, se i proprietari siano stati adeguatamente informati.
Le indicazioni sul procedimento di esproprio sono apparse, come da legge, su un quotidiano nazionale e uno sardo. Sarà l'ente parco (e non il Comune) a gestire sia gli espropri che la spesa (parte dei 20 milioni) per l'acquisizione delle nuove aree. «Terreni dove non insistono cubature», ha precisato l'assessore all'Ambiente e Urbanistica, Paolo Frau, che ha anche tracciato i punti essenziali del progetto di rilancio e riqualificazione di Molentargius.
AREE VERDI Passerà attraverso l'acquisizione di alcune aree pubbliche come il “giardino delle emozioni” a due passi dalla palazzina Sali Scelti o come Quartu dovrà fare con il parco verde oggi alla periferia del parco di Molentargius. Ma anche la sistemazione degli argini degli stagni e delle vasche delle saline. «Complessivamente - ha concluso Frau - saranno una quindicina gli ettari da espropriare su Cagliari e una ventina su Quartu».
Andrea Piras