Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Buon accordo, ma troppi negozi»

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2009

Enzo Cugusi, esponente del Pd di origini sarde, rievoca i passaggi in Consiglio comunale 



L'iter per la definizione dell'accordo tra il Comune di Torino e la Juventus, avviato dalla vecchia dirigenza bianconera (quella della triade Moggi, Giraudo e Bettega) già nel maggio del 2002, ha subito un rallentamento a seguito delle disavventure bianconere legate a Calciopoli, con la conseguente retrocessione in serie B e l'azzeramento della dirigenza. «Ma poi il Consiglio comunale ha marciato a tappe forzate», dice Enzo Cugusi, originario di Gavoi, funzionario della Prefettura, rappresentante del Pd nell'assemblea civica torinese e presidente della commissione Ambiente, «tanto che io sono stato uno di quelli che ha preferito non partecipare alla votazione finale sull'ennesima variante urbanistica concessa alla società bianconera lo scorso 23 febbraio».
LE DEROGHE Questione di autorizzazioni e deroghe concesse dal Comune: «Anche se devo dire che a livello di fideiussioni (per complessivi 17,5 milioni) e oneri di urbanizzazione (11 milioni) non ci siamo certo andati leggeri», aggiunge Cugusi, «ma a non convincermi era soprattutto la vicenda legata alle aree commerciali: la sola Conad ha ottenuto di avere a disposizione spazi per 16 mila metri quadri. Cifre importanti, che forse andavano ponderate meglio. Anche se devo dire che, nel complesso, l'amministrazione ha portato a termine un accordo conveniente: ci siamo sgravati dei costi per la manutenzione e abbiamo ottenuto di riqualificare un'area periferica a spese di un'azienda privata».
PRIMO PASSO NEL 2002 Il primo atto del Consiglio torinese (una prima variante al piano regolatore) porta la data del 3 giugno 2002, seguito da una seconda variante del 16 dicembre 2002 e dall'approvazione del regolamento per la cessione del diritto di superficie, del 17 febbraio 2003. La convenzione venne poi firmata il 28 giugno 2004, mentre una nuova variante venne discussa il 19 settembre 2005, per essere poi approvata tre mesi dopo. Poi la lunga pausa dovuta alle vicissitudini societarie prima dell'accelerazione, con il programma integrato definitivo firmato il 20 ottobre 2008. (an. mur.)

03/04/2009