Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un moderno polo dei rifiuti sulla piana di San Lorenzo

Fonte: L'Unione Sarda
25 febbraio 2016

Chiuso l'iter, via ai lavori di risanamento: addio al forno termodistruttore 

Tutto è pronto per far partire i lavori di risanamento nella piana dell'ex inceneritore di San Lorenzo. Il lungo e complesso iter, avviato nel 2011 e durante il quale sono stati acquisiti pareri e autorizzazioni necessarie (dalla Regione all'Arpas, dai vigili del fuoco a Asl, Anas, Provincia) per arrivare al bando, pubblicato lo scorso dicembre, «si è finalmente concluso», dichiara l'assessora all'Igiene del suolo, Anna Paola Loi. Ora si attende che le ditte interessate a svolgere i lavori si facciano avanti con le offerte, entro il 18 aprile. «Al termine dell'intervento», sottolinea Loi, «l'area che oggi vediamo ingrigita - su un lato del raccordo che porta alla statale 131 - e ben poco attraente cambierà aspetto e si vedrà anche una collina artificiale coperta di vegetazione».
L'INTERVENTO Si tratta di un appalto da un milione e 700mila euro, interamente a carico del bilancio comunale, indispensabile per risanare l'area e metterla in sicurezza attraverso una serie di interventi che sanciranno la morte di un sistema, ormai vecchio e incompatibile con le esigenze di tutela dell'ambiente. Sistema col quale per un ventennio (67-87) si è andati avanti smaltendo i rifiuti attraverso la termodistruzione e con una discarica a cielo aperto, di 170mila metri cubi. Già nel 1980 ci si rese conto che il forno non riusciva a eliminare tutti i rifiuti («che iniziavano a crescere nelle diverse varietà») che perciò vennero riordinati, cioè “abbancati”, nel terreno. Sistema che andò avanti sino a fine anni Ottanta quando inceneritore e discarica furono dismessi e venne realizzata la stazione di travaso, ancora funzionante e indispensabile per la gestione dei rifiuti della città. Qui, infatti, sulla piana di San Lorenzo, vengono trasportati tutti i rifiuti raccolti quotidianamente e da qui partono i grossi camion diretti agli impianti di smaltimento o di trattamento, situati fuori città: ogni giorno, su quest'area enorme (41.290 metri quadri) si lavorano circa 250 tonnellate.
LE OPERE Saranno, dunque, introdotti i nastri trasportatori, demoliti camino e condotto fumi, rimosse una serie di strutture obsolete e fatiscenti. «Sono lavori necessari per far sì che in questo polo avvenga una corretta gestione dei rifiuti - spiega l'assessora - serviranno a potenziare le modalità di smaltimento e a rendere più semplici il trasferimento verso gli impianti di destinazione, oltre che a mettere in sicurezza le varie pertinenze rendendo sicuro il lavoro di chi vi opera». Per mettere in sicurezza la discarica (il costo è di 2,5 milioni) si è deciso di isolare e sotterrare i rifiuti, ricoperti dalla vegetazione. Durante i lavori il polo di smaltimento continuerà a funzionare.
Carla Raggio