Ansa News
Il centrosinistra vacilla a Cagliari, ma questa volta l'oggetto del contendere non è il nome del candidato sindaco, un dato già acquisito con la ricandidatura dell'uscente Massimo Zedda (Sel), ma l'eventuale allargamento della coalizione a forze politiche che oggi sono nel centrodestra: Psd'Az, Udc e Uds. Per ora solo un'ipotesi che il Pd cittadino sta ancora vagliando. "Convocherò gli alleati entro questa settimana", annuncia il segretario Nicola Montaldo.
A sollevare la questione con un tweet a Renato Soru ("Nulla da dire stavolta Renato Soru?"), è stata per prima l'ex segretaria del partito Francesca Barracciu: quando vinse le primarie in vista delle Regionali del febbraio 2014, tentò un dialogo con i Sardisti provocando le critiche di molti esponenti del centrosinistra. Oggi gli alleati del Pd, Centro democratico, Sel e Rossomori ma anche i Socialisti, storcono nuovamente il naso aprendo un fronte interno alla coalizione.
Il deputato Roberto Capelli (Cd) parla già di "ammucchiata elettorale che il Pd cagliaritano sta proponendo per le prossime elezioni amministrative intorno alla candidatura di Zedda".
Nessun veto, ma il Cd "non aderirà a pseudo coalizioni che vedano la partecipazione di forze politiche, fossero anche 'mascherate', o persone che non abbiano per tempo preso le distanze dall'attuale opposizione regionale, o che portino in dote vecchie e ormai compromesse esperienze politiche".
Un freno arriva anche dal senatore di Sel Luciano Uras. "Il centrosinistra sardo coincide oggi con la coalizione di governo alla Regione - spiega il parlamentare sardo - e mira a confermarsi per le prossime amministrative in ogni realtà locale chiamata al voto. Riteniamo che per evitare confusione sia opportuno definire criteri condivisi per eventuali allargamenti dell'alleanza e per la definizione di un comune atteggiamento etico-politico per la composizione delle liste".
Rossomori all'attacco del segretario cittadino del Pd, Nicola Montaldo. "Con raro acume politico, a quanto pare per fare 'sintesi', si autonomina coordinatore unico della coalizione con licenza di esternazione - osserva la segreteria del partito - Sarà opportuno che qualcuno gli ricordi che non ci risulta di aver delegato chicchessia a rappresentarci e che l'unica decisione valida è quella assunta in sede di coalizione".
"Resta evidente - aggiunge il presidente di Rossomori, Gesuino Muledda - che le condizioni vanno accompagnate da tutti con scelte di candidatura che rispondano a criteri etico-politici capaci, anche, di ovviare a fenomeni trasformistici che la nostra base e il nostro elettorato difficilmente potrebbe capire. Ove tali regole non fossero rispettate ne consegue la autoesclusione e la esclusione dei soggetti politici interessati".