Dopo il tentato suicidio di questa mattina di un uomo al quale è stata negata la casa, affondo della consigliera Depau: "Il Comune ha costruito poche case e ora è una tragedia anche per colpa dei nuovi parametri del reddito"
Autore: Alice Deidda il 22/02/2016 12:38
Caos assegnazioni case popolari a Cagliari: un trentenne tenta il suicidio. Marisa Depau, consigliera comunale da sempre vicina alle periferie, attacca: “ Il Comune dovrebbe incrementare l’edilizia popolare. Servono più case. È una tragedia. Se non si costruiscono più edifici popolare il problema non si risolverà mai”. Non solo il comune ma anche la regione dovrebbe studiare dei piani per la costruzione di alloggi. “ Ora con l’inserimento del contributo fitto casa, molti richiedenti restano fuori dalle graduatorie perché nell’isee vengono addizionate le varie indennità di accompagnamento”, continua Depau. Senza considerare le condizioni dei quartieri già esistenti: “molti rifiutano l’alloggio popolare a causa delle condizioni del quartiere. Nelle ultime assegnazioni fatte nel 2010, un centinaio di persone hanno rifiutato l’alloggio. Andare in certe zone è come andare all’inferno e alcuni preferirebbero andare a vivere in una grotta piuttosto che nel ghetto. Occorre intervenire in un’opera di riqualificazione sociale. Anche l’inserimento di uffici comunali nei quartieri popolari potrebbe creare integrazione”, conclude.