Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Cadello, rotonda in tilt: un lungo serpentone di auto

Fonte: L'Unione Sarda
23 febbraio 2016

La coda di veicoli è arrivata fino al semaforo di fronte al parco di Monte Claro

 

Qualcuno l'ha presa con allegria e ha creato un gruppo su Facebook, “Abbracciare e attraversare la rotonda dentro la rotonda di via Cadello”. Altri, la maggior parte degli automobilisti che ieri hanno avuto la sventura di passare da quelle parti, si sono infuriati: anche a metà mattina, quando il traffico non è particolarmente sostenuto, la rotonda provvisoria che porta verso via Santa Maria Chiara (o verso via Cadello per chi deve entrare in città) ha creato file d'auto interminabili.
Un serpentone di lamiere spaventoso. In via Cadello, in certi momenti, la coda è arrivata sino al semaforo piazzato davanti all'ingresso del parco di Monte Claro. Non a caso, nella tarda mattinata, alcuni operai comunali sono interventi proprio su quel semaforo per cambiare i tempi di accensione del rosso e del verde e snellire, per quanto possibile, il traffico.
Ma il tappo peggiore si è formato in via dei Carroz dove passano le auto che devono uscire dalla città. Verso le 13, il traffico, per esempio, è stato bloccato da una bisarca che ha incontrato tantissime difficoltà a imboccare la rotonda per poi dirigersi verso la Statale 131.
Furiosi, non potrebbe essere altrimenti, gli automobilisti fermi nel traffico paralizzato: speravano che la rotonda provvisoria, realizzata per consentire la circolazione nei due sensi, alleggerisse il traffico. Invece, si è creato un tappo gigantesco: un ingorgo in cui ha fatto da colonna sonora il suono dei clacson sui quali gli automobilisti hanno sfogato la loro rabbia.
È solo una parziale consolazione il fatto che il cantiere stia rispettando i tempi: la rampa di accesso tra via dei Valenzani e l'asse mediano dovrebbe essere terminata entro i 420 giorni previsti dall'appalto. Cioè, dal momento che i lavori sono iniziati a febbraio dello scorso anno, dovrebbero concludersi a metà aprile.
Altri due mesi di sofferenza, dunque, per gli automobilisti. Ma, probabilmente, l'esperienza negativa di ieri suggerirà a tanti di riprendere i percorsi alternativi che hanno cominciato a utilizzare quando sono cominciati i lavori per la realizzazione della rampa di accesso. E che ieri avevano abbandonato nella speranza che la rotonda dentro la rotonda consentisse di evitare troppi giri. Evidentemente le cose sono andate in maniera diversa. E difficilmente l'intervento di ieri sui semafori di via Cadello cambierà la situazione.
Mar. Co.