Villanova. Nel rione i lavori per il rifacimento dei sottoservizi: abbattuta la palazzina dei ponteggi
Lo stabile decadente era all'angolo tra le via Piccioni, San Giacomo e San Giovanni
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Demolita la casa simbolo dei crolli di Villanova. Lo stabile all’angolo tra via San Giovanni, via San Giacomo e via Piccioni è stato quasi completamente sventrato. Via i tubi e via anche mezzo palazzo, che a questo punto sarà ricostruito. Troppo forte il rischio di un crollo improvviso, specie con l’avvicinarsi delle ruspe all’opera per i sottoservizi nuovi del rione. Così i proprietari hanno deciso demolire lo stabile davanti al monastero delle monache di San Cesello: a lungo teatro di manifestazioni di protesta, ma più che altro di blitz della protezione civile e dei tecnici del Comune alle prese i continui cedimenti del manto stradale. «Non fa parte degli interventi per i sottoservizi», spiega Sergio Murgia, dirigente dei Lavori pubblici, «bensì è un intervento privato coordinato con il servizio di Edilizia privata. Con l’avvicinarsi dei lavori, il rischio di crolli era alto». Così ieri i passanti potevano perfino vedere il muletto degli operai entrare dentro le stanze per mangiarsi le pareti. Via anche i tubi e via i sostegni che avevano impedito che lo stabile, potesse danneggiare anche le abitazioni circostanti. La palazzina, ai numeri civici 177,179 e 181 di via San Giovanni, era stata evacuata nel febbraio 2005. La palazzina è stata sgomberata dopo qualche resistenza della padrona di casa, una signora di 94 anni restia a abbandonare l'edificio e dopo prolungate trattative con gli assistenti sociali. Nella palazzina abitava anche un disoccupato di 41 anni, assieme a suo figlio di 13 anni. Vivevano in un piccolo appartamento di 17 metri quadri. ¦