Sul podio a Cagliari le prime tre startup vincitrici del Contamination Lab
Un test per donne in gravidanza, non invasivo, per individuare le 100 malattie genetiche più diffuse; un sistema integrato di luce posteriore smart pensata per le esigenze di sicurezza del ciclista urbano e una console che intrattiene il cane quando è solo in casa con giochi che sfruttano l'olfatto. Sono le tre idee vincenti della terza edizione del Contamination Lab, un percorso promosso dall'Università di Cagliari e destinato agli studenti che intendono creare una start-up innovativa. Sul podio dell'evento finale, ieri all'Auditorium del Conservatorio a Cagliari, Yenetics Labs (prima classificata), Bxtar (seconda) e Beautiful box (terza), tre start up nate dall'ateneo cagliaritano.
I tre vincitori si aggiudicano un premio di 15mila euro ciascuno offerto da Sardegna Ricerche da utilizzare per realizzare la propria start up e uno di mille euro da Confindustria Sardegna Giovani, da spendere in servizi di consulenza giuridica e amministrativa.
All'evento finale hanno partecipato, oltre al Rettore Maria Del Zompo, anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. «Sono sempre di più i giovani che vogliono scommettere e il ruolo della politica è creare un clima in grado di favorire e accompagnare questa scommessa», ha sottolineato Pigliaru illustrando gli incentivi dedicati alle nuove imprese. «La presenza dell'Università sul territorio è fondamentale per lo sviluppo e noi siamo a rischio», ha precisato a proposito dei parametri del Miur per il calcolo dei finanziamenti. «Mettere meno soldi dove invece c'è più necessità non è da governo di centrosinistra, e noi alziamo prima la mano e poi la voce per dire che non va bene».
Marzia Piga