VIA TIMAVO. I primi assegnatari avevano rinunciato per le minacce
Undici giorni fa le minacce di morte avevano fatto fuggire a gambe levate gli assegnatari della casa comunale nelle palazzine popolari tra via Is Mirrionis e via Timavo. Da venerdì l'appartamento dello spaccio, sequestrato dai carabinieri dopo un blitz antidroga, ha dei nuovi proprietari: la famiglia di Roberto Gallus (con moglie e tre figli), dopo il nuovo «no» dei primi cinque in graduatoria, ha ricevuto dal Comune le chiavi dell'abitazione. «Siamo stati accolti bene. Avevamo lo sfratto a fine mese dall'appartamento dove viviamo adesso, questa casa è un dono inaspettato», ha fatto sapere l'assegnatario. La settimana prossima verrà consegnato un altro appartamento, sequestrato nell'ultima operazione.
LE FORZE DELL'ORDINE L'assegnazione dell'abitazione è avvenuta sotto l'attenta osservazione dei carabinieri. Quanto accaduto due settimane fa - con dieci famiglie minacciate pesantemente affinché non entrassero nella casa sotto sequestro - non è passato inosservato. Le forze dell'ordine si sono attivate immediatamente e anche le istituzioni si sono mosse. I militari del Nucleo investigativo del comando provinciale si sono ripresentati nel cortile della palazzine di via Is Mirrionis martedì scorso: hanno arrestato tre persone e sequestrato più di un chilo di droga. Contemporaneamente il Comune ha disposto l'abbattimento della recinzione esterna per facilitare i controlli di Carabinieri e Polizia. Un segnale forte, seguito da un altro sequestro della casa che, secondo le accuse, veniva utilizzata per preparare le dosi di hascisc e cocaina e per spacciare.
L'ASSEGNAZIONE Venerdì scorso si è dunque potuto procedere con il secondo tentativo di assegnazione dell'appartamento al civico 94: 41 metri quadri al terzo piano della scala B. Davanti agli occhi dei carabinieri sono sfilati i primi cinque assegnatari in graduatoria. Hanno preferito non entrare in possesso dell'abitazione. La famiglia Gallus invece non ha tentennato: «Eravamo andati lì con la convinzione di accettare se quelli prima di noi avessero rifiutato. Non avevamo alternative: a fine mese ci saremmo trovati in mezzo a una strada». Non ci sono stati problemi - una conseguenza dell'ultima operazione antidroga dei carabinieri - e la famiglia Gallus ha finalmente un appartamento. Non molto grande, per viverci in cinque. «Ci stringeremo un po'», ha aggiunto sghignazzando l'assegnatario. «La casa è stata pulita per bene, ora dobbiamo solo trasferirci».
PROSSIMO PASSO Una svolta importante che potrebbe rivitalizzare la zona, anche perché la settimana prossima dovrebbe essere assegnata anche un'altra abitazione, sequestrata nel blitz antidroga di martedì. Nelle palazzine che ospitano le “case parcheggio”, il numero delle famiglie oneste e perbene è nettamente superiore a quello degli inquilini che hanno messo in piedi una fiorente attività di spaccio. E anche il Comune, con la collaborazione delle forze dell'ordine, sta cercando di sistemare la zona. Sono in corso dei lavori per il rifacimento delle facciate delle palazzine e gli operai - su indicazione dell'assessorato al Patrimonio - hanno buttato giù la recinzione esterna. In questo modo i controlli da parte di Carabinieri e Polizia saranno più semplici. Verranno effettuati anche altri interventi, dopo la verifica della presenza di alcuni abusi edilizia. Una nuova vita dunque per le case parcheggio e soprattutto per le famiglie che ci vivono.
Matteo Vercelli