Autore: Alessandro Congia il 20/02/2016 13:30
Tossici, siringhe e cittadini tenuti in ostaggio. Se ne parla, riparla ogni volta, come pure se ne parlava ai tempi in cui in città c’era il precedente questore o addirittura, il Capitano Floris, allora al comando dei Carabinieri in via Nuoro e quando ancor prima, dentro l'ex circoscrizione di Via Cinquini c'era in essere la "casa del buco", dove centinaia di giovani e meno giovani, si facevano d'eroina tra quello schifo di caseggiato oggi pericolante e adesso "chiuso a doppia mandata". Qualcosa potrà cambiare? I residenti di via Ubaldo da Paganello, Scornigiani, Serbariu, Cinquini, ma anche zona Cornalias, Serpieri e Piovella potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo? Chissà, una cosa è certa, è di questa mattina la comunicazione ufficiale della Prefettura, di una riunione “task force” di forze dell’ordine e Istituzioni che avrà luogo lunedì, in mattinata: ci saranno un po tutti, dal prefetto Giuliana Perrotta al questore Danilo Gagliardi, col colonello Salvatore Cagnazzo, (comandante provinciale dei Carabinieri di Cagliari), per decidere cosa? Prendere nuovamente in esame la solita routine del quartiere di San Michele e tracciare una sorta di azione risolutiva. In che modo? Probabilmente, come è accaduto in zona Marina, consentire lo stazionamento di un presidio mobile di polizia e Carabinieri. Deterrente o meno, era stato annunciato da diverso tempo. Nulla di più.
NESSUNA NOVITA'. Ma non vi è alcuna novità di rilievo o scoop giornalistico di alcun genere, si era già detto da tempo, da mesi e da qualche anno. Cose già dette, programmate, ascoltate, che decretano forse un epilogo delle centinaia di esposti verbali e cartacei che sono sempre stati indirizzati da altrettanti cittadini esasperati in Via Amat e via Nuoro, ma anche in municipio, ai diversi sindaci che si sono succeduti nel corso degli anni, persino durante la legislatura di Emilio Floris «Non cambierà nulla – assicurano i residenti da via Monsignor Piovella, zona seminario – probabilmente adesso i drogati si sposteranno da quell’area ex Ge.scal e torneranno a gruppi qui sù, nella zona degli ex fortini militari del seminario oppure stazioneranno dentro piazza Brianza, dietro il mercato civico, come peraltro già avviene. Il problema è alla radice, gli eroinomani continueranno ad esserci fin tanto che esisteranno le case dello spaccio tra via Seruci e via Timavo e pure a Mulinu Becciu».
Infatti, l'aspetto più palese è che non è soltanto quella zona di consumo di droga che esaspera la gente, tra il calpestio di siringhe sporche di sangue e sporcizia: che dire nella zona di via Brianza, Cornalias (zona Abbanoa), via Cadello, Parco Monte Claro, Serd via Liguria? Che altro dire sù al colle di San Michele, dove i drogati si bucano in mezzo ai parcheggi del parco?. Tutte domande che la gente rivolge nuovamente alle forze dell’ordine: presidiare solo una piccola fetta del quartiere, fa soltanto spostare i drogati. Tutto qui. Questo è l'altro eco di proteste di altrettante centinaia di cittadini, ciò che cambia è che abitano con bambini e anziani soltanto a qualche isolato più a valle.