Rassegna Stampa

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San Michele, i cittadini scendono in strada:"Basta drogati e siringhe"

Fonte: web cagliaripad.it
19 febbraio 2016

 


 

Autore: Alessandro Congia il 18/02/2016 16:18


 


E ci risiamo. Il solito film visto e rivisto, nella zona dei tossici, (ribattezzata ormai in questa maniera), dove tra i palazzoni Ge.Scal i residenti sono stanchi delle inutili proteste verso le Istituzioni, Comune in primis, ma non solo. Tra via Pietro Scornigiani, Betto Alliata e zona via Cinquini, l’odissea selvaggia ripropone quotidianamente e a tutte le ore, il passaggio e lo stazionamento di decine di drogati, siringa in mano, appartarsi in ogni angolo di giardinetti, cancelli e condomini. Stavolta, anche il Comitato San Michele e Dintorni, con a capo Claudio Mudu e Massimiliano Mazzuzi, ha fatto sentire le proprie ragioni: verde pubblico inesistente o curato in malo modo, siringhe dappertutto e sporcizia, ovunque. Le stesse rimostranze fatte verbalmente a due agenti della Volante della Questura di Cagliari, di ronda proprio in quel momento in cui era in atto la manifestazione, pacifica.

LE POLEMICHE. Come non dare ragione oramai ai cittadini che abitano in quella zona: non è assolutamente una novità, da anni il nostro giornale continua inesorabilmente a puntare il dito contro chi dovrebbe garantire maggior presenza e soprattutto, più abbellimento e decoro urbano. E come non dar torto agli anziani, che vorrebbero nuovamente il Carabiniere di Quartiere o un presidio mobile, per scoraggiare gli eroinomani a frequentare quel quadrilatero di stradine e piazzette parallele a via Serbariu. Pericoloso, ovvio, calpestare gli aghi sporchi di sangue, figuriamoci far giocare i bambini: impossibile. E’ presto detto, da via Seruci si acquista facilmente la dose d’eroina, basta acquistare una siringa da un euro nelle farmacie vicine e subito dopo drogarsi, per strada, dietro l’asilo accanto alla cabina elettrica Enel, fronte ex Circoscrizione comunale di via Cinquini, quello schifo di cattedrale nel deserto che nessuno (A.R.E.A. ex Iacp o Comune di Cagliari), si decidono a demolire. Situazione allarmante, di paura, tensione e rabbia: “finchè non ci scappa il morto per overdose o qualcuno di noi viene aggredito – afferma un’anziana signora – qui rimarremo sempre emarginati”.