Cagliari
Metrò di superficie, apertura di Floris alla Regione
Il sindaco disponibile a discutere il progetto Vertice con Soru, ok dagli altri comuni dell’area vasta
PABLO SOLE
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CAGLIARI. «Personalmente la metro di superficie non mi piace. Convincetemi del contrario, datemi qualche elemento in più e se ne può parlare». Questa frase, pronunciata dal sindaco Emilio Floris ieri mattina durante l’incontro andato in onda in Regione tra gli assessori regionali ai Lavori pubblici e ai Trasporti, Carlo Mannoni e Sandro Broccia, oltre al presidente Renato Soru e ai sindaci dell’area vasta, potrebbe di primo acchito sembrare una chiusura tout court al progetto di metro leggera proposta qualche mese fa. Al contrario, Soru e Broccia leggono l’uscita di Floris come un’apertura al progetto da trecentocinquanta milioni che prevede la realizzazione di una rete capace di interconnettere i nove Comuni dell’hinterland al centro urbano cagliaritano.
E in effetti, posto che solo due settimane fa nell’aula magna della facoltà di ingegneria i vertici del Ctm e lo stesso Floris hanno speso tempo e parole per decantare le lodi di una metro interrata modello subway londinese, una frase del genere suona oggettivamente come un’apertura inattesa. Dice Broccia: «Giudichiamo questo incontro in maniera molto positiva. Le uniche criticità al progetto le ha espresse il sindaco di Cagliari ribadendo di essere contrario a un attraversamento della città da parte di una metro di superficie. Nonostante questo, Floris ha detto anche di essere disposto a discutere del progetto. I problemi maggiori - ha aggiunto Broccia - sono stati posti dal sindaco sulla linea marrone, quella che collega piazza Matteotti, passando per viale Sant’ Avendrace e piazza San Michele, a Sestu. Questo è il versante più delicato, anche se Floris a detto testualmente: “Se si trova una soluzione ai parcheggi, se ne può parlare”. Da parte nostra - ha sottolineato Broccia - siamo determinati a portare avanti questo progetto, così ome hanno ribadito i sindaci durante questo incontro. E personalmente credo che anche il primo cittadino di Cagliari, posta l’assoluta disponibilità dei suoi colleghi dell’area vasta, sarà più coraggioso su temi cruciali come la mobilità». Le novità rispetto ai percorsi proposti circa due mesi fa, quando Renato Soru e Sandro Broccia chiamarono a raccolta i sindaci dell’area vasta per illustrare il progetto della metro di superficie, non sono poche. E dunque: in ballo entrano anche Quartucciu e Selargius, in un primo tempo esclusi dal percorso metro, che potranno contare su due linee in partenza dal centro commerciale Le vele verso i rispettivi centri urbani. Altra novità: la linea verde, che collegherà Quartu al capoluogo, potrà contare su due assi portanti. Il primo correrà tra Pitz’e Serra e via Vesalio, passando per le principali vie cittadine quartesi. Una volta arriavata in una delle più trafficate arterie di Pirri, la linea verde proseguirà lungo il versante occidentale fino a congiungere la frazione cagliaritana alla zona degli ospedali. Molto probabilmente Sestu potrà contare, così come richiesto dal sindaco Aldo Pili, su un ulteriore collegamento con il Policlinico universitario, già interconnesso con la stazione monserratina di San Gottardo e, di riflesso, con la stazione cagliaritana di piazza Repubblica. Altro aspetto importante: l’elettrificazione della linea ferrata, già presente, che collega Monserrato a Settimo: «Su questo versante - ha detto l’assessore Broccia - la progettazione dei lavori è già in corso. Crediamo che la rete possa entrare a regime entro i primi mesi del prossimo anno». E gli scenari futuri? Possono essere riassunti con la realizzazione di un progetto che, in sostanza, è una sorta di remake: la tratta Quartu-Cagliari via Poetto, già in funzione negli scorsi decenni via tram. «Come si può vedere dal progetto di massima - ha aggiunto l’assessore Broccia - non escludiamo la realizzazione di questo collegamento, che andrà poi a connettersi con la fermata di piazza Matteotti». Il progetto di massima c’è. La volontà dei sindaci pure. E l’apertura di Emilio Floris potrebbe segnare una svolta nella realizzazione del progetto. In ogni caso, a chi gli domandava se l’eventuale chiusura della fascia tricolore del capoluogo potrebbe invalidare il progetto, Soru ha risposto tranquillo: «Venerdì prossimo si terrà un nuovo incontro con i sindaci dell’area vasta, e in quell’occasione crediamo di poter firmare l’accordo per la realizzazione della rete metro tramviaria di superficie nei Comuni interessati. Se Cagliari non vorrà firmare l’intesa, daremo comunque il via al progetto nei Centri che ci accorderanno il loro via libera. In seguito, si vedrà». Come dire: noi partiamo col progetto. Se il capoluogo deciderà di seguirci, ben venga. Ma nessuno scontro: «La metro sotterranea cara a Emilio Floris - ha ribadito per l’ennesima volta Sandro Broccia - non è alternativa alla nostra idea di mobilità dell’area vasta basata sulla metro di superficie. E dunque: le due visioni potrebbero essere conciliabili».