IRPEF-IRAP
Niente aumento di Irpef e Irap. Il provvedimento di rincaro delle tasse, proposto dalla Giunta Pigliaru per sanare il buco nei conti della sanità ed approvato a dicembre dal Consiglio regionale, potrà essere ‘congelato’, almeno fino alla valutazione dei risultati del primo anno del Piano di rientro della Sanità, che impone di risanare un debito di 750 milioni di euro in tre anni. La parola torna al Consiglio regionale che, durante la votazione della Finanziaria, dovrà decidere se accogliere la proposta di cancellare l'aumento delle aliquote, approvando l'emendamento che neutralizza l’incremento delle tasse grazie allo stanziamento della somma necessaria.
"Abbiamo trovato la strada che cercavamo per evitare il rincaro di Irpef e Irap – ha spiegato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – Proporre l'aumento delle aliquote ci è costato molto, come Giunta e a me personalmente, ma la grave situazione del debito in Sanità andava affrontata seriamente e non più rinviata, soprattutto per tutelare il futuro dei nostri giovani ai quali vogliamo consegnare una Regione con i conti in ordine. Abbiamo lavorato ogni giorno per trovare una strada alternativa, l'abbiamo individuata ed è quella che oggi percorriamo. Adesso lavoreremo per evitare gli aumenti anche il prossimo anno".
"Sono molto soddisfatto di poter garantire che Irpef e Irap resteranno invariate per i sardi – ha aggiunto l'assessore del Bilancio, Raffaele Paci – Non ci faceva piacere dover ritoccare le aliquote, che avremmo cercato una strada per evitarlo e io stesso ho ripetuto che speravo di poter presto annunciare ai nostri concittadini che le tasse non sarebbero aumentate. Ma intanto era assolutamente necessario mettere in sicurezza i conti approvando una legge che sarebbe stata inefficace se non fosse stata licenziata a dicembre 2015. Possiamo andare avanti con il risanamento del debito senza ricorrere all'aumento delle tasse, una misura comunque straordinaria e temporanea che riguardava le fasce più abbienti. Ora porteremo la nostra proposta al Consiglio, tenendo ben a mente che il risanamento dei conti della Sanità deve procedere in modo rapido e rigoroso". (red)