Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quel murale di Sciola cancellato

Fonte: L'Unione Sarda
16 febbraio 2016


L'altra faccia della medaglia: la street da tutelare

 

Non ci sono, per fortuna, solo imbrattatori dei muri. Con quelle bomboletta spray da due euro si possono anche realizzare opere d'arte. Che, per un'oscura legge del contrappasso, rischiano anch'esse il degrado. L'ultimo episodio risale allo scorso dicembre: una parte dei murales realizzati alla Galleria del sale, nei pressi dello stadio Sant'Elia, era stata coperta dai manifesti di un circo. Uno sfregio durato poche ore: davanti alla reazione sdegnata dei cittadini, i responsabili del circo fecero rimuovere il manifesto.
Il caso più risale a due anni e mezzo fa: nel corso dei lavori di ristrutturazione di un palazzo di piazza Repubblica, era stato cancellato “Tre pietre”, il gigantesco murale realizzato, 28 anni prima, da Pinuccio Sciola. Un episodio che scatenò una ridda di polemiche. E niente più: gli amministratori del condominio spiegarono che quell'intervento era legato a una ristrutturazione indispensabile per eliminare situazioni di pericolo.
E ora si discute sull'opera di Farfa, uno dei primi writer cagliaritani. Il suo lavoro in via del Collegio comincia a sentire i segni del tempo. Meriterebbe di essere salvato. Scelta che non convince tutti perché, sostengono i puristi, la street art ha come caratteristica intrinseca la caducità. ( mar.co. )