I sardi alla Costituente

Riunire le anime della sinistra in un unico soggetto in grado di riavvicinare i cittadini alla politica e recuperare i valori che il Pd renziano ha perso per strada. Era l'obiettivo del processo costituente di una nuova sinistra, iniziato un anno fa: dal 19 al 21 febbraio a Roma si tirano le somme. Dalla Sardegna si muoveranno molti esponenti di Sel: il deputato Michele Piras, il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai. Ma anche Massimo Dadea, ex assessore della Giunta Soru. Piras annuncia anche la presenza del coordinatore regionale dei vendoliani, Luca Pizzuto, e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Di sicuro non ci sarà Luciano Uras, senatore di Sel, che fa sapere: «Sel si divide tra chi sceglie il campo del centrosinistra, l'alleanza con i democratici e i riformisti, e chi mira a costruire un nuovo soggetto della sinistra di alternativa».
Il processo per la Sinistra alternativa si concluderà in autunno con lo scioglimento delle varie forze organizzate. Il gruppo che volerà a Roma guarda con interesse al modello Cagliari: «Sosterremo Zedda alle elezioni - dicono i giovani che andranno alla tre-giorni - Cagliari resta un caso unico nel panorama storico della sinistra sarda». Meno entusiasmo verso la Giunta Pigliaru. Se, ha spiegato Piras, «chiediamo una politica del lavoro di nuova generazione e ci tocca assistere a una celebrazione del Jobs Act, non possiamo che dare un giudizio negativo su questa Giunta». Lo stesso accade «se chiediamo una gestione alternativa delle politiche ambientali, ma si danno permessi per la ricerca di idrocarburi e gas naturale».
Roberto Murgia