Eventi e finanze. L'opposizione in commissione Cultura: «Con 800mila euro si potevano aiutare i disabili»
La dirigente Ada Lai: «Scarsa sobrietà per gli arazzi? Chi ci accusa non capisce nulla»
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Maxischermi per trasmettere i video delle processioni e un chiosco informativo in ghisa da sistemare al Bastione di Saint Remy. E due arazzi giganteschi che campeggeranno dal Palazzo di Città in Castello. Non vedrà luce invece il deposito da 140 mila euro previsto inizialmente in via Pola. Sono le novità in arrivo per la Settimana Santa 2009, la manifestazione da 800mila euro. La più ricca e sontuosa degli ultimi anni grazie ad una pioggia di denaro pubblico (della precedente Giunta regionale) in arrivo sul mix di fede e turismo. Tutto grazie ad un Por che viale Trento stava per perdere e che è piovuto sul Comune. “Costretto”, in un mese e mezzo, a spendere tutti i soldi per beni materiali. Ma sulla gestione fondi non mancano le polemiche. L’elenco delle specifiche forniture per “l’ottimizzazione” della Settimana Santa, definito dal progettista Luca Andreoni, per l’ufficio Area Servizi al cittadino di Ada Lai, è finito due giorni fa sul tavolo della commissione comunale Cultura. «Non è il progetto definitivo. Si tratta di uno vecchio, quello nuovo è ancora in fase di elaborazione», chiarisce la dirigente Lai, «coi fondi che la Regione rischiava di perdere in un mese e mezzo abbiamo fatto piccoli restauri, comprato portantine, tamburi, abiti e mantovane viola per le chiese coinvolte nelle processioni e poi arredi turistici, pannelli e metteremo due schermi nelle piazza del centro. E poi due arazzi enormi che finiranno nella collezione comunale. A chi ci accusa di scarsa sobrietà - spiega la dirigente - dico che non ha capito nulla. Potevamo acquistare soltanto beni materiali e i soldi ci serviranno per la promozione turistica della città ». Come ad esempio il chiosco da 50 mila euro in ghisa a pian-ta ottagonale, che il Comune pensa di sistemare «tra Marina e Castello, forse al Bastione», spiega la dirigente. O i due schermi a cristalli liquidi (da 70 mila euro l’uno) per la “promozione di pubblicità e collegamento processioni”, «così non dovremo più noleggiarli», spiegano ancora al Comune. «È troppo - accusa il vicepresidente della commissione Cultura Radhouan Ben Amara - la santità deve insegnarci a essere sobri e non spendaccioni, lo chiede lo stesso messaggio di Cristo. Con quella somma si potevano tranquillamente acquistare auto per i disabili. Come al solito tutto viene deciso senza il minimo coinvolgimento delle commissioni. È tempo di smetterla: che ci coinvolgano, altrimenti sopprimiamole».