CAGLIARI.
Quando la musica diventa rumore. L'inquinamento acustico sta diventando un problema tra i più rilevanti di Cagliari e riguarda maggiormente le zone del centro storico della città, anche se non mancano casi nell'hinterland. Il rumore può essere derivato dal traffico stradale, ferroviario e aereo, anche se quello che disturba di più e crea maggiori disagi è quello che proviene dai locali disseminati nei centri urbani.
Il sabato sera è il momento clou del divertimento dei giovani in uno dei tanti disco-bar di piazza Yenne o della Marina. Gli impianti riproducono musica a volume spesso molto e troppo elevato, anche per tutta la notte. In tanti lamentano da tempo l'eccessivo rumore prodotto dai locali durante le ore notturne. Per legge, il rumore massimo permesso all'aperto è di 35 decibel durante il giorno e di 25 la notte, con una tolleranza di 3 decibel oltre la soglia. Se le restrizioni non vengono rispettate il gestore del locale rischia multe salate e, anche, la chiusura. I proprietari dovrebbero quindi insonorizzare il proprio locale e ridurre il volume dopo una certa ora, soprattutto se è vicino alle abitazioni.
Molte famiglie hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine, ma purtroppo si è rivelato inutile. È accaduto di recente in via dei Donoratico, di fronte al parco della Musica, dove alcuni residenti sono stati costretti a trasferirsi poiché un bar, sotto l'appartamento, non permetteva loro di dormire.
Eugenio Porta, Luca Serafini,
Paolo Marini