Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dall'hinterland per gettare i rifiuti in città I pendolari dell'immondezza

Fonte: L'Unione Sarda
10 febbraio 2016

CAGLIARI.

La maleducazione non ha confini. Dai centri vicini, ogni anno, vengono scaricate 12 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati nei cassonetti sistemati alla periferia della città. Per l'amministrazione comunale, considerato che ogni tonnellata smaltita costa 168 euro più Iva, una spesa supplementare di oltre 2 milioni di euro che vanno a gravare sui cittadini cagliaritani.
Tutto questo a causa dell'indolenza e dell'inciviltà di una parte, anche piccola, dei residenti nei comuni dell'hinterland dove, invece, esiste un efficiente servizio di raccolta differenziata e, quindi, la separazione di carta, vetro, secco e umido. Evidentemente, la mancanza di senso civico prevale sul rispetto delle regole di convivenza e soprattutto dell'ambiente: smaltire correttamente i rifiuti consente il riciclo dei materiali ed evita che vengano bruciati in un inceneritore che poi rilascia particelle inquinanti nell'atmosfera. Il fenomeno è difficilmente spiegabile, visto che comunque chi getta l'immondezza a Cagliari risiedendo altrove è costretto a pagare la tassa al proprio Comune. Senza considerare che, se beccati, rischiano sanzioni salatissime che partono dai 25 e arrivano sino ai 600 euro. Per combattere questa nuova forma di maleducazione sono state installate delle telecamere nei punti più battuti dagli incivili. Negli ultimi mesi, gli agenti della polizia municipale hanno sanzionato alcune decine di persone.

Rebecca Piras, Lorenzo Piga, Francesco Dessì, Claudia Salis