Regole per limitare l'inquinamento acustico a Marina e Stampace
Inquinamento acustico nel quartiere di Marina: il chiasso supera di tre decibel il valore limite di rumorosità . Lo rivelano i dati di uno studio effettuato dall'Arpas che ha evidenziato i posti più rumorosi dell'area vasta di Cagliari. Tra questi, uno dei luoghi dove si registra più inquinamento acustico, è quello della Marina. Uno dei quartieri storici più suggestivi di Cagliari grazie ai suoi palazzi d'epoca, i balconi fioriti, i locali multietnici, i tavolini in strada, le chiese e le piccole piazze. Un centro di cultura e volano dell'economia.
Ma il quartiere non è solo fascino e un'accogliente porta d'ingresso per i turisti che sbarcano dalle navi da crociera al porto di Cagliari, ma anche un mix di traffico nella grande strada davanti al porto e la movida soprattutto nelle ore notturne d'estate. A causa di questi problemi sono nate diverse iniziative di protesta da parte dei residenti. Negli ultimi anni il quartiere è diventato anche un punto di riferimento soprattutto per i giovanissimi, che si ritrovano dapprima nei locali e poi in strada, fino a tarda notte. Questo ha procurato un continuo disturbo per gli abitanti che si ritrovano costretti a sopportare gli schiamazzi che arrivano dalla strada soprattutto nelle ore notturne. Le continue lamentele da parte di chi vive nel centro storico nel tempo si sono trasformate in vere e proprie manifestazioni di protesta e incontri con l'amministrazione comunale per chiedere un intervento concreto. La situazione, secondo il comitato “Rumore no grazie”, nato proprio per raccogliere tutte le lamentele di chi vive nel quartiere, avrebbe anche portato a una svalutazione delle case del 30 per cento del valore di mercato.
Una recente sentenza del Tar Sardegna, ha ordinato al Comune di far fronte alla urgente situazione con l'adozione di un provvedimento per contenere o abbattere le emissioni sonore. Per questo, prima dell'inizio dell'estate è arrivata la risposta da parte del sindaco Massimo Zedda. Regole certe che hanno dato un taglio alla musica e alla vendita di alcolici nel corso dell'ultima bella stagione.
Da giugno a settembre 2015 è entrato in vigore il divieto alla vendita di alcolici da asporto e alla musica oltre l'una di notte nei weekend, creando un malcontento non solo degli abituali frequentatori dei numerosi locali, ma anche tra i gestori.
Marco Boi