Anni fa ha scampato un grosso pericolo e, come tutti i grandi parchi, anche quello di Molentargius - una delle più importanti aree umide d'Europa, classificato come “Sito di importanza comunitaria”- non deve abbassare la guardia contro i pericoli dell'inquinamento. Sito tra i comuni di Quartucciu, Quartu Sant Elena e alcuni quartieri di Cagliari il parco di Molentargius, conosciuto come stagno o saline, è la dimora di tantissime specie di svariati animali. La sua crescita inizia negli anni '50 quando le acque reflue dei comuni vicini si incanalarono in quello che era un bacino formato da acque piovane, facendo sì che quel bacino crescesse al punto da formare un ottimo habitat per specie migratorie e stanziali. Le acque nere che si aggregarono allo stagno portarono dei benefici e altrettanti disastri. I detriti solidi si stanziarono sul fondo prendendo il posto delle acque. Oltretutto nel circondario crebbero dei campi agricoli dove si trovava della fauna aggressiva che prese il posto della vegetazione tipica palustre. Ormai da anni è partito un piano di risanamento delle acque, che ha visto l'installazione di un depuratore naturale in una delle vasche di evaporazione delle saline. Successivamente le acque depurate vennero immesse negli stagni che permettono l'arrivo di nuove specie e la loro permanenza nell'ecosistema. Solo nel 2006 fu eletto il primo direttore e nel 2007 fu istituito l'Ente parco, che ancora oggi tutela e salvaguarda l'area con la collaborazione del corpo forestale e i corpi di polizia dei comuni vicini.
Davide Taccori