Sì al deposito delle dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari
Via libera del Consiglio al “regolamento per l'istituzione del registro per il deposito delle dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari” (Dat). Nel documento votato ieri dall'Aula (23 sì, 3 astenuti) anche l'emendamento proposto dallo stesso proponente dell'iniziativa, il consigliere del Pd, Tanino Marongiu. «Le Dat», è il testo dell'articolo 3 emendato, «sono registrate e conservate presso il competente ufficio dell'amministrazione comunale che, se si verificano le condizioni che ne rendono necessario l'utilizzo per far valere le volontà espresse dal dichiarante, le rende accessibili e ne consente l'estrazione di copia da parte dei fiduciari». Il Registro è istituito per «garantire la certezza della data di presentazione della dichiarazione e l'identità del dichiarante».
In Italia sono già 124 i Comuni che hanno provveduto a istituire i registri per il deposito e la custodia delle dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari (“testamento biologico”). Tenuto conto che l'argomento è di esclusiva competenza del legislatore statale, l'attività dell'amministrazione «potrà essere ricondotta esclusivamente a funzioni amministrative riguardanti la popolazione e il territorio, senza che da questa discendano effetti giuridici». «L'iscrizione al Registro», sottolinea Tanino Marongiu nell'articolo 2, «è gratuita e può essere richiesta da tutti i residenti maggiorenni del Comune». La registrazione «dovrà riguardare la notizia che le dichiarazioni di fine vita sono state rese». Francesca Ghirra (Sel), firmataria di un ordine del giorno sul tema del testamento biologico: «Il regolamento è in preparazione da oltre un anno, in seguito all'appello di Walter Piludu, malato di sla, ex presidente della Provincia. Il senso della mia iniziativa è portare in Aula il dibattito su questo tema e sollecitare il Parlamento perché affronti il tema del fine vita». Documento approvato dopo gli interventi dei consiglieri Carta, Meloni, Maurizio Chessa, Montaldo, Marongiu. Approvato anche l'ordine del giorno (30 sì, un astenuto) sulla riqualificazione dell'ex ospedale Marino (Casu-Zedda).