Comune. Il sindaco ha annunciato di voler procedere ad accorpamenti e nuove nomine
Nel rimpasto a rischio Floris, Noli, Farris, Usai e Carta
Sport, Personale, Pubblica istruzione e Attività produttive potrebbero esseri accorpati ad altri assessorati, sulla Noli la scomunica di Sanjust.
Il sindaco vuole fare il rimpasto? «Bene». Accorpare alcuni degli assessorati? «Se è necessario lo faccia». Più donne in Giunta? «Se non se ne può fare a meno». In America si dice che non si può chiedere al tacchino di festeggiare il Ringraziamento. E questo è anche il sentimento prevalente tra gli assessori, che hanno accolto l'annuncio di Floris («ridurrò gli assessorati e aumenterò la presenza femminile») con un misto di preoccupazione e incredulità. Un po' perché qualcuno è convinto che la montagna partorirà un topolino e che al massimo verranno nominati i sostituti di Ugo Cappellacci ed, eventualmente, di Daniela Noli (la cui testa è stata chiesta dal consigliere regionale Carlo Sanjust).
Per cercare i maggiori indiziati per la sostituzione occorre guardare agli assessorati che hanno deleghe limitate. Lo Sport, ad esempio, potrebbe essere aggregato al Turismo e così all'assessore Nanni Floris (Uds) verrebbe chiesto un sacrificio. «E io sarei disponibile, se a chiedermelo fosse il sindaco - dice l'interessato - chiaramente in un quadro politico che andrebbe valutato nella sua interezza». Perché se l'Uds perdesse il suo rappresentante si andrebbe quasi verso un monocolore Pdl, con presenze di Riformatori e Udc. Titolare di una delega “accorpabile” è anche Giuseppe Farris , responsabile di Personale e affari legali, che potrebbero finire sotto l'egida degli Affari generali. «Con noi il sindaco non ha mai parlato di quest'eventualità - dice l'assessore - prima di fare nomi serve una verifica del programma e un piano di fine consiliatura. Tutto il resto arriverà da sé».
L'assessorato all'Urbanistica è quello chiave per i progetti del Comune: «E io sono a disposizione del sindaco, ove egli ritenesse che sono un buon pianificatore ma un pessimo esecutore - scherza l'assessore Gianni Campus - se il sindaco procedesse nei suoi intenti si rafforzerebbe. La mia posizione è quella più chiara, essendo io un tecnico scelto da lui e non un'espressione dei partiti. Dunque se ritenesse opportuno chiedermi di lasciare l'incarico io lo farei senza nessuna remora». Per quel che riguarda l'assessorato alla Cultura è difficile un accorpamento ad altre realtà, anche se occorre ricordare che la poltrona occupata dall'assessore Giorgio Pellegrini è una delle più ambite e che lo stesso docente universitario da sempre «si sente sulla graticola» anche se crede «che quel conta sia solo il lavoro svolto». Qualcuno dice che a rischio soppressione sia anche l'assessorato alla Pubblica istruzione, che potrebbe finire proprio sotto l'egida della Cultura, con conseguente giubilazione dell'assessore Edoardo Usai : «Faremo tutti la volontà del sindaco anche se sono in disaccordo sulla rappresentatività dei generi - ricorda - cosa vuol dire nominare tre donne? Bisogna privilegiare esperienza e competenza». L'esponente dell'Udc Luciano Collu , titolare del Patrimonio, non crede che il suo assessorato in questa fase possa essere soppresso: «Stiamo procedendo alla valorizzazione del nostro vasto patrimonio. Si potrebbe fare quando questo processo sarà concluso». Paolo Carta (Udc, Attività produttive) non si pronuncia, mentre la posizione di Daniela Noli , alfiere delle Politiche giovanili, in teoria è stata rafforzata dalla volontà del sindaco di aprire le porte alle donne. Ma su di lei pende sempre la scomunica di Carlo Sanjust: «Io penso a lavorare, come mi ha detto il sindaco, credo che sarebbe un peccato lasciare a metà il grande lavoro fatto».
Pochissime le nubi sul capo di Maurizio Onorato , Gianni Giagoni , Anselmo Piras e Raffaele Lorrai , alla guida di assessorati-chiave. I loro nomi, fino a prova contraria, non sono mai entrati nella girandola del toto-sostituzione.
ANTHONY MURONI
01/04/2009